Il sacco delle moderne orde, Premio Grinzane , uno dei tanti? |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 14 marzo 2009 | ||||||||
Il fattaccio del
Premio Grinzane Cavour : un ulteriore disvelarsi di spreco del
pubblico
danaro che ci permette uno sguardo nel
verminaio costoso della cultura alla
italiana, verminaio che che getta una ombra lunga anche
su certa intellighentia che da decenni se la spassa pontificando alla
faccia nostra, pretendendo per di più di essere "maestra di
vita", verminaio immondo che dà la stura
a mille domande, e su di esse una giganteggia:
MA IN CHE MANI SIAMO? LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, ignora che i danari che amministra, non sono "cosa loro" dei fortunati topolini. Son soldi nostri ed i boriosi ed arroganti signori, sono tutti niente altro che nostri impiegati, noi siamo i loro DATORI DI LAVORO, non altri, facciamoglielo capire una volta per tutte infine, basta chinare il capo come sudditi di fronte a gente di tale pasta. Politici, Pubblici Amministratori, in che mani ci avete messo? Che cavolo fate dei nostri danari? Che cura avete delle nostra sicurezza, delle nostre vite? Con che faccia ci venite a salassare, con che faccia lasciate i vostri famelici valvassori liberi di usarci mille piccoli e grandi soprusi nella emissione di bollette e tariffe incontrollabili, spesso scisse dalla realtà. Con che faccia di tolla strologate di "governance" ed amenità del genere quando non controllate manco la governance di un premio di cultura, ma lasciate briglia sciolta a che si derubino e si dilapidino i soldi dei cittadini affidandoli senza controlli seri, e non è la prima volta e non sarà l'ultima, ai peggiori soggetti? Non ve ne curate certo perché non son soldi vostri, perché il danaro per certuni è troppo facilmente accessibile, mentre per i cittadini è solo obbligo darlo , e darlo e darlo.
Personalmente vorrei
che gli Italiani, i tanti che come
l’ex domestico di Soria e come le
migliaia di poveri lavoratori a vario titolo, sanno che verminaio
nascondono certi amministratori del
nostro danaro, lo denuncino.
Ci hanno fatto credere che sia normale, che non si può andar contro certa gente, che così gira il mondo.. che è pericoloso … ma vi rendete conto voi che sapete, che queste stesse cose si dicono , si sussurrano nei vicoli di Napoli e di certe zone del sud, per istruire i giovani a non ribellarsi alla camorra? Vi rendete conto di cosa sta diventando questo Paese? Io temo di no.
Io temo che non molti si rendano conto della poltiglia maleodorante di interessi, di raggiri, di ruberie, ipocrisie, la parte malata della società , purtroppo è impiantata spesso salda al comando, e prosperare sotto sotto, nel silenzio di troppi.
Il premio Grinzane Cavour, scommetto che molti neanche sapevano esistesse : che ne può sapere la sora Peppa con 600 euro di pensione al mese se è fortunata, di questo premio? Lei sa che su quei miseri soldarelli, ci paga le tasse, specie se ha una casetta di proprietà, e diventa una peccatrice proprietaria di casa, deve pagare e che scherziamo, “ha reddito tassabile”, anche se vive di pane e latte, ed è giusto così, leggiamo dalla Stampa perché è giusto tassare e tassare e non ci si può fermare,ma bisogna inventare nuove tasse e poi ancora altre tasse…
“Al vaglio è proprio il passaggio di denaro dalla Regione al
Premio, da fratello a fratello. Ma non solo. I finanzieri stanno analizzando
tutti i contributi del Settore Comunicazione e Immagine. Più una lunga serie di
sovvenzioni che il Grinzane Cavour ha ricevuto dal Ministero per i Beni
Culturali,
Ieri il procuratore
capo di Torino, Giancarlo Caselli ha fatto il punto sulle indagini. «Per ora -
ha spiegato - le nostre tesi sono state confermate da un giudice terzo». Un
preciso riferimento alla frase del gip Silvia Salvadori: «Giuliano Soria
gestiva le risorse del Grinzane Cavour come una cosa propria». Da quanto andava
avanti e con quali complicità? Ora si lavora sui conti bancari. Ieri a
Costigliole d’Asti, paese di residenza della famiglia Soria, perquisita
l’agenzia San Paolo e nuovamente gli uffici del Comune.
In che mani siamo? Il re è nudo, ve lo dico io in che mani siamo e restiamo chiunque ci governerà:
siamo nelle mani di gente che si muove ed opera nel suo complesso, con la stessa mentalità della malavita, gente che non ha il senso dello Stato, della responsabilità, del bene comune, gente predona, gente di nessuno spessore che imperversa in ogni dove, In Tv, nel cinema, nella pubblica amministrazione, negli enti così detti di controllo, nelle Amministrate, nelle società di servizi , gente ben vestita, suadente e ben parlante, furbetta e ammanicata, che dal di dentro erode le famose risorse, mentre una classe politico - sindacale, una Casta per lo più imbelle, fatica a mantenersi in sella e solo a quello bada, lasciando noi in mano ai lanzichenecchi, barbari mai soddisfatti, sempre li a veder dove prendere per il proprio sostentamento, una orda crescente contro la quale è necessario attrezzarsi, altrimenti ci divorerà.
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