Il preservativo e l'Aids |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
venerd́ 20 marzo 2009 | ||||||||
Una polemica pretestuosa quella montata sulle parole del Papa riguardo alla aids, non è la prima e non sarà l’ultima. Questo Papa timido e colto dicono che sia pochissimo capace di comunicare , anche se vedo che sempre più viene accolto con calore dai diseredati, cosa che qualche dubbio fa sorgere sui messaggi che vengono fatti filtrare a noi italiani: davvero non riesce a comunicare o solo comunica ai semplici, a quelli che sono aperti al Suo messaggio che si ispira a Cristo senza se e senza ma, senza indulgere al markerting della comunicazione a tutti i costi ? Ogni Papa è diverso dal precedente e questo ci assicura che non siamo di fronte ad un prodotto preconfezionato. Ogni Papa è chiamato a diverse fatiche . Ogni Papa incarna un ruolo specifico nella Chiesa , che a noi laici, atei, o mangiapreti per snob, piaccia o meno.
Torniamo alla aids e l’Africa, che è il punto che conta. Che il preservativo sia utile, non ci piove, che il preservativo possa ingenerare una falsa aspettativa di sicurezza risultando in qualche caso dannoso più che utile , è un fatto pure questo.
Quindi, non solo preservativo, specialmente se si ha a che fare con popolazioni poco niente scolarizzate, con gente semplice, gente abituata a considerare le donne “cose”, gente che se malata ( e succede anche nel “civile “ occidente), abbandona ogni precauzione infischiandosene di attaccare il male agli altri.
Quindi è necessario anche educare alla affettività, ed educare a non dare ascolto solo agli istinti bestiali sarebbe più produttivo del labile riparo della plastica, non sempre a portata di mano, non sempre solida come sarebbero invece la cultura, l’ amore, il raziocinio, il rispetto per se e per gli altri. Capisco che chi viene dalla cultura che ci ha liberati propugnando il libero amore, la famiglia allargata , il copulare in libertà nudi sui prati come animaletti felici, e per questo solo, puri e mondi non accetti ora volentieri certi messaggi. E personalmente, pur non avendo aderito a certi movimenti libertari che identificavano la libertà col libero sesso,la libera droga, la libera sbornia, la libera maleducazione, ciononostante non potevo non apprezzarne la spinta di fondo: davvero era troppa la costrizione, troppa la ipocrisia, una scossa era necessaria.
Ma in Africa non mi sembra abbiano bisogno di questa scossa, come leggo e apprendo da altre vie, in Africa li si riempie di preservativi, ma gli si fanno mancare le medicine contro la malaria, e leggo che la malaria sarebbe per loro una priorità rispetto all’aids. Confesso, non so se è vero, ma so che non mi meraviglierei affatto che sia così e che come al solito qualcuno giochi sporco, anzi sporchissimo, visto che gli interessi sono immensi . Io posso dire quel poco che so e che mi hanno raccontato studenti venuti a Roma dall’Africa : per molti di loro la cultura o incultura, come volete, degli anziani è freno per lo sviluppo e quando tornano nel loro Paese, difficilmente possono mettere a frutto quello che hanno imparato, anche perché spesso gli interessi sporchi degli Occidentali, si baciano benissimo con la resistenza al progresso , dei vecchi. Non sarà sempre ed ovunque così, ma in molti e in tempi diversi me lo hanno raccontato, ed erano disperati. L’Africa ha bisogno di molto, ma soprattutto ha bisogno che si cerchi di capire cosa serve agli Africani, non a noi o al nostro ego ipertrofico ed ideologizzato. Anche per loro , io non credente dico : ci vuole una carezza del Nazareno, che faccia conoscer loro l’Amore, il rispetto, la consapevolezza di fare parte di un popolo in marcia verso qualcosa che non sia la pura sopravvivenza . La Chiesa è composta da uomini, quindi non è detto che il singolo non sbagli, la perfezione non è di questo mondo, ma nel suo corpo ci sono molti uomini e donne di buona volontà come molti ve ne sono al di fuori, non vedo il motivo per cui queste “forze” debbano combattersi, anche se a dire il vero non vedo partire frecce dalla Chiesa, ma frecce, coltellate, lazzi e peggio li vedo partire da altri lidi verso la chiesa piuttosto. E mi viene da considerare che ognuno ha le sue necessità, ho enumerato alcune di quelle dell’ Africa, per l’Occidente e l’Italia in particolare mi vien da dire che noi abbiamo urgenza di equilibrio ed onestà intellettuale , merce che si assottiglia invece ogni giorno di più
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