Mutilato il Cristo degli abissi |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
venerd́ 17 aprile 2009 | ||||||||
Il Cristo degli abissi dell'isola del Giglio: un simbolo religioso molto amato, sub e pescatori vi si raccolgono in preghiera, fu benedetto nel 2000 da Paolo II durante il giubileo dei sub con una cerimonia molto emozionante. E' una statua di un metro e mezzo posta a 25 metri di profondità, qualcuno le ha ha troncato le braccia, un atto vandalico, stupido come tutti gli atti vandalici, che vuole probabilmente anche colpire un simbolo . I poveretti che hanno messo in opera questa scempiaggine, sicuramente hanno provocato un dispiacere come volevano e saranno contenti. Ma la forza del Cristo, sentita e riconosciuta anche da tanti che non credono, è nei secoli intatta. Le braccia di Cristo anche tagliate, in ogni caso son lì e qui e ovunque, in un abbraccio che ci ricorda e ci dona un messaggio d'amore, quel messaggio che ha sconvolto per sempre il mondo e che ha regalato, ripeto anche a chi non crede, la consapevolezza del perché vivere, e vivere da uomini/donne e non da povere scimmiette bercianti, gelose ed inconcludenti. Cristo ha regalato la consapevolezza che il male non è qualcosa di inestirpabile . L'uomo amato e liberato da Cristo, può amarsi ed amare, egli può avere dubbi, credere o non credere, ma dopo Cristo egli sa bene che la sua vita è parte di un qualcosa e sa che sia pure un piccolo mattoncino,( come diceva pensate la mia insegnante di ginnasio), può e deve metterlo per il bene di tutti, anche di quei poveretti che hanno fatto una così meschina azione.
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