Afganistan,il voto, il coraggio, le donne |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 22 agosto 2009 | ||||||||
Ad elezioni terminate due potenziali
vincitori scalpitano, ognuno rivendica per se la vittoria, ed è questo il
solito vecchio , logoro e laido spettacolo della conquista del potere, d'altra
parte la sete del potere è nata con l'uomo e checché vogliano farci credere, al
di là delle suggestioni, tutti i soggetti politici e sedicentisi antipolitici del mondo,
in un modo o nell'altro a questo e non ad altro mirano, compresi i talebani,
gli studenti di dio.
Di contro in questo caso abbiamo un intero popolo del quale in occidente conosciamo poco e per racconti o report quasi sempre di parte ed incompleti, ma al di là dei giochi di potere dei grandi e dei piccoli, c'è questa povera gente comune, oppressa da quei laidi equilibrismi , rigettata indietro nella naturale corsa al progresso, calpestata, usata, annullata. Da peacelink riguardo alla condizione femminile riporto:" Siamo al punto in cui l'espressione ' violazioni dei diritti umani' è divenuta una dichiarazione inadeguata e priva di significato. I mariti hanno il potere di vita e di morte sulle donne loro parenti, specialmente sulle loro mogli, ma un gruppo di persone arrabbiate ha tutto il diritto di lapidare o picchiare una donna, spesso a morte, perchè ha osato esporre qualche centimetro di carne, o di offenderla in modo molto pesante... David Cornwell ha detto che gli Occidentali non dovrebbero giudicare gli afgani per un simile trattamento perchè questo è un "fatto culturale", ma questo non è affatto vero: fino al 1996 le donne hanno goduto una relativa libertà di lavorare e vestire generalmente come volevano, guidare l'auto e apparire in pubblico da sole. La rapidità di questo cambiamento è la ragione principale della depressione e del suicidio..." Queste donne annullate, vilipese, martoriate, hanno avuto il coraggio di andare a votare nonostante le minacce dei talebani,questi azzurri fantasmi hanno rischiato in famiglia spesso, e certo fuori di essere uccise, solo per una speranza di vita "umana" normale e non da oggetto che chiunque può impunemente calpestare , uccidere, laddove in un clima da sonno della ragione e di ferina mancanza di umanità una donna è stata colpita a MORTE da una folla adirata di fondamentalisti per avere accidentalmente esposto il suo braccio mentre stava guidando ed una altra è stata lapidata per aver tentato di lasciare il paese con un uomo che non era un suo parente, tanto per fare due esempi. Immaginare che queste donne ridotte a povere cose abbiano trovato il coraggio di votare fa comprendere che siamo di fronte ad una possibile svolta che chiederebbe un supporto, una mobilitazione di tutti noi torpidi occidentali che per lo più nemmeno comprendiamo il coraggio ed il valore di un popolo che nonostante intimidazioni e violenze , al 50% quasi, si sono recati al voto, mentre noi torpidi mammuth ci chiediamo se e quali padrini -padroni hanno vinto ed i nostri occhi miopi e corrotti cercano il carro del vincitore tra i forti e potenti, scartano automaticamente gli oppressi ed il loro messaggio, come barbari tifiamo su chi dovrà essere il carnefice, se gli studenti di dio o un altro, ed anche questa è storia di vecchia depravazione occidentale. Intanto le agenzie di stampa ci fanno sapere che, ligi alla promessa di tagliare le dita a chi avrebbe votato, i talebani hanno cominciato: almeno due votanti sono stati mutilati per la gloria di nonsisachi.
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