C'era un volta un Orco.. e oggi c'č chi tifa per salvarlo! |
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Scritto da Marista Urru | |||||||||||
venerdė 02 ottobre 2009 | |||||||||||
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C'era una volta un
orco... cominciavano così le favole e poi raccontavano come l'orco cattivo
venisse catturato e neutralizzato dopo
mille peripezie.
Bei tempi, gli orchi erano orchi e tutti sapevano chi era che: quello è l'orco, quello il principe buono, quella la fata.. e via discorrendo, un bel mondo fatto di ruscelli in cui scorreva l'acqua e non la diossina, per esempio. Non che tutto andasse sempre per il meglio, ma c'era un personaggio piccolo piccolo, la speranza di un giorno migliore, l'orco forse sarebbe stato abbattuto da un bravo principe, e tutti avrebbero vissuto felici è contenti, come sarebbe giusto. C'è chi dice che però gli orchi non ci sono più, sappiamo che non è vero, gli orchi rapivano i bambini, e ancora c'è chi lo fa, ed ancora c'è chi li usa per soddisfare turpi istinti. Gli orchi ci sono ancora, manca il principe azzurro e in più abbiamo la Casta degli intellettuali che tifano per l'orco, non per tutti gli orchi, ma per quelli "giusti" Stiamo messi molto male E non ditemi che il principe azzurro non servirebbe perché noi non siamo nelle favole ed abbiamo le leggi. Bugia, è vero che non siamo nelle favole, ma siamo in un gran brutto posto in cui le leggi servono e non servono, un posto in cui un orco si ruba la fanciullezza di una tredicenne, la droga per farne i propri comodi, poi approfitta della propria condizione di orco ricco per evitare la legge per oltre trenta anni.. pensate, un crimine del genere ed ha vissuto libero e felice per oltre trenta anni.. c'è gente che solo per il "sospetto"di aver compiuto atti di libidine su un minore, sospetto risultato frutto di una infondata chiacchera di malelingue , è stato spinto dal pubblico ludibrio al suicidio, ma questo particolare ricco orco no, per questo onore e rispetto, questo se ne va tranquillo per il mondo. Ed allora vediamo di che si tratta: Polanski, noto regista fu processato per lo stupro di una ragazzina di 13 anni, ammise il fatto, ed il procuratore in cambio della sua ammissione gli risparmiò il carcere lasciando perdere le altre accuse, una robettina non da poco :tra cui stupro con uso di stupefacenti, perversione e sodomia, che erano emerse dalla testimonianza della ragazza. Evidentemente fu fatto un accordo come tanti , avrà "risarcito" chi sa, non di ognuno di noi i fatti vengono spiattellati, il mondo non sarà mai di uguali. Sta di fatto che questo accordo non piacque al tribunale, quindi Polanski fece quello che ad un comune sig Rossi non sarebbe riuscito, fuggì Per trenta anni fu accolto con onori ovunque. Nello scorso mese di dicembre gli avvocati di Polanski chiesero la ricusazione dei giudici di Los Angeles. II giudice competente, trattando questo caso come tutti gli altri, ha detto che potrà esaminare il caso solo quando il regista illustre si presenterà in aula, facendosi arrestare. Apriti cielo! Psicodramma a sinistra ed in Francia nel mondo sidereo degli intellettuali: toccare uno della sacra parrocchietta, arrestare un genio, non può essere. Ed ecco la solita oscenità prende corpo, il re è nudo, i cari progressisti intellettuali mostrano ancora una volta che roba sono, son gente da museo, ancora vedono il mondo diviso in CASTE la loro e gli altri, il volgo, l'operaio, il sor Rossi, lo studentello che stuprano, vanno puniti, uno del loro.. No! Soldi e potere a braccetto, storia vecchia e puzzolente. «Senza voler interferire in un processo giudiziario che va avanti da molto tempo, esprimo il mio più profondo rammarico che si sia voluto sottoporre a una nuova prova una persona che ne ha già dovute superare così tante», ha aggiunto Mitterrand, politico francese e noto libertino. Inoltre da la Stampa prendo qualche dato Polonia Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha annunciato che Varsavia e Parigi chiederanno insieme alla collega statunitense Hillary Clinton un intervento «perché gli Stati Uniti chiedano alla Svizzera di liberare Roman Polanski, e perché prenda in considerazione l'ipotesi del ricorso alla grazia da parte del presidente Barack Obama». La richiesta di liberazione è sostenuta anche da numerosi cineasti polacchi, tra cui Andrej Wajda, e dall'associazione ufficiale dei registi del Paese, che ha chiesto ai dirigenti polacchi di intervenire in favore di Polanski. Sempre da la Stampa riprendo i dati della mobilitazione del solito Circo sempre pronto a difendere i delinquenti mantati di intellettualismo. Una petizione hanno preparato, roba da chiodi! " ....figurano tra le altre le firme di Costa-Gavras, Wong Kar-wai, Fanny Ardant, Ettore Scola, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Monica Bellucci, Abderrahmane Sissako, Tony Gatlif, Pierre Jolivet, Jean-Jacques Beineix, Paolo Sorrentino, Michele Placido, Barbet Schroeder, Gilles Jacob, et Bertrand Tavernier. La petizione sottolinea come il fermo del regista sia una cosa inammissibile: «L' arresto di Roman Polanski in un Paese neutrale in cui circolava e credeva di potere circolare liberamente, è un danno a questa tradizione: apre la porta a derive di cui fino ad oggi non vi era stata esperienza alcuna; non si possono prevedere gli effetti» , aggiungono i firmatari. «Roman Polanski è un cittadino francese, un artista di notorietà internazionale, ormai minacciato di estradizione. Quest'estradizione, se avvenisse, sarebbe ricca di conseguenze e priverebbe il regista della sua libertà». E concludono: «Esigiamo la rimessa in libertà immediata di Roman Polanski.» Secondo costoro che ESIGONO senza vergogna, "un artista di notorietà internazionale"avrebbe libertà di stupro, sarà, ma detto fuor dei denti sta gente mi fa ribrezzo, molto, molto più di Polanski propongo: mettiamo in carcere tutti i firmatari, loro son pericolosi davvero, menti bacate, contorte, dannose per la società qualunque grado di potere siano riuscite a raggiungere. Gente che ha perso ogni dirittura morale e si erge a paladino e giudice, fa molti più danni di chi ha sbagliato e lo ha ammesso, sia pure macchiandosi anche dell'onta della fuga .
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