" cose che si li cuntassi.." dopo 50 anni e tot progetti Asti aspetta la tangenziale, e finalmente

Scritto da Marista Urru   
mercoledì 07 ottobre 2009

Ricordo un vecchio pescatore, credo fosse siciliano, che  commentando con me le assurdità  e le inefficienze del nostro comune ,  ottimo argomento di conversazione quando a sera puliva le reti  mentre io gli facevo compagnia affascinata dal suo lavoro, chiudeva di solito le sue recriminazioni (più che giuste povero uomo) con questa frase accompagnata da uno sconsolato scuoter di testa e seguita in coda da un sibilo  che usciva sommesso dalla bocca ormai senza denti : "... eh, chiste  su ccose ca si uno li cuntassi .. nissuno ci crederia!" Suonava più o meno così, ed io capivo che stava per raccogliere attrezzi e panni, per risalire faticosamente dal vecchio molo verso la sua casa.

Vorrei che fosse qui zianto' per  rivolgerglio io stavolta la frase fatidica dopo  il racconto assurdo e folle  di una storia piemontese che apre una finestra sullo spreco stolto di tempo e danaro pubblico e che sta mandando alla malora questo Paese.




Davvero sembra incredibile  e da non credere, ma so che è vero, non solo perché lo ho letto sul Corriere, ma anche perché praticamente queste cose , e peggio, accadono indisturbate praticamente in ogni comune d'Italia,  e immagino che certa gente possa agire indisturbata, anche forse  perché appunto nessuno...  crede che si possa arrivare a tanto!

Siamo ad Asti, Piemonte. La prima pietruzza si muove 50 anni fa, non avete letto male, 50 anni fa, quando si pensò sarebbe stato opportuno fare una tangenziale  a sud ovest di Asti,  serviva solo un piccolo collegamento con la viabilità ordinaria e partirono le prime lettere di esproprio per i terreni da parte del Comune. Si trattava  di una tangenziale piccina piccina a sud ovest della città, allora sarebbe bastato espropriare qualche orto.

Ma ci passano sopra 14 anni perché la tangenzialina piccina piccina venga ricompresa nel piano regolatore, certo nel frattempo la città e' un po' avanzata e qualcosa va rivisto, e man mano si sposta il tracciato, chi scrive l'articolo non ci dice quante varianti al progetto iniziale e con che costo, ma ognuno di noi  può pensare al modus operandi del proprio Comune e farsi una idea.

Si arriva, allegramente per alcuni immagino, al 1994 quando si ebbe una alluvione, si rese allora necessario(?) un altro progetto con un megaviadotto da aggiungere alla tangenziale fantasma, si perché nel frattempo era entrato in ballo un altro progetto, quello della Autostrada Asti- Cuneo, e un forzista presidente della provincia, tal Marmo,  pensò esser cosa buona e giusta fche, dovendosi fare la tangenziale famosa, si collegasse al casello della Asti ovest con la Asti Cuneo, anche la Torino Piacenza.. immagino il meraviglioso groviglio di svincoli.. una libidine! Si arriva quindi a ideare sulla carta una autostrada a sei corsie, uno studio di professionisti con un progetto simile immagino ci campi bene per un po', che si realizzi o meno.

Intanto per la serie che noi in Italy teniamo molto allo scemenzario purchè serva a metter paletti, e qualcosa ne viene sempre.. nasce ad Asti il partito amanti dei rospi, in mancanza di cozze e telline che servono  notoriamente per fermare porti e moli, che poi al "momento giusto" contentati tutti, si faranno lo stesso, qui sulla terra ferma hanno trovato i rospi, per cui dei rifondaroli  chiedono a gran voce  che il progetto depositato dall'Anas venga cambiato per salvaguardare i rospi.

In questo inverecondo spettacolo si inseriscono  anche nel 2002 le elezioni, ed in campagna elettorale il più dei candidati promette che fernerà l'osceno progetto a sei corsie e chi sa quanti svincoli, quindi , mantenendo le promesse il sindaco di Centro Sinistra, Viglino, blocc il progetto e fa notare che si poteva usare come collegamento fra le due autostrade una strada già esistente arrivando al casello di Asti da est.

Anas avrebbe solo  dovuto ampliare la strada. E la tangenziale sarebbe stata realizzata CON UN ALTRO PROGETTO,  a questo punto il forzista Marmo ed il piddino Voglino erano d'accordo, e la Legge Obiettivo forniva i soldi.

 Ho perso il conto dei progetti, ma ho capito che ho sbagliato mestiere.

Comunque stando ai calcoli del Corriere, il nuovo progettino che mette  d'accordo forzisti e piddini verrebbe a costare circa 62 milioni di euro al chilometro. Alla fine per poco più di otto km si spenderanno solo 376 milioni di euro, ma avranno anche un viadotto e  un tratto sotterraneo.  Gli amanti dei rospi "rari" ancora protestano e,  racconta Sergio Rizzo sul Corriere  i motivi di scontento  SERI son tanti:


-         Manca uno studio di viabilità

-         La autostrada Asti Cuneo è del gruppo Gavio, sarà la concessionaria della tangenziale e si dà il caso che sia partecipata al 35% dall'Anas, chè il concedente.. Eh quel benedetto conflitto di interessi che nessuno vuol toccare!

-         Il Progetto ultimo, per ora, è stato affidato per puro caso alla Sina spa, società del gruppo Gavio e , ma sempre per caso,  della Sina è A.D  il Presidente della Asti Cuneo""

 

" .. Cose che si li cuntassi..nessuno ci crederia!"

 



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