Internet la rete una amica in più per gli anziani aiutiamoli a usarla |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
martedì 13 ottobre 2009 | ||||||||
![]() In alcune sedi il "corso" dura 1 giorno, ma c'è la possibilità di esercitarsi dopo sui computer di internet saloon. Miglioreranno col tempo anche le giovani sedi si spera per fornire capacità più approfondite come accade in quelle di più vecchia data a cominciare da Milano Anziani soli, anziani annoiati o ridotti ad una sottospecie di colf per figli e nipoti distratti e spesso ingrati. Pure gli anziani, e non lo ribadiremo mai abbastanza, posseggono un patrimonio di esperienze e conoscenze che non andrebbe gettato, ma perché questo sia fruibile per l'anziano stesso e per quanti verranno a contatto con lui, è necessario che la "macchina non arrugginisca". Un tempo c'erano per i più sedentari solo la parole crociate , il cinema , la lettura, e poco altro. Oggi abbiamo una amica in più, la rete. Impadronirsi di questo mezzo può voler dire per molti uscire dall'isolamento, ma non solo, la possibilità preziosa di tener desta la curiosità per il mondo che ci circonda e l'attenzione, cosa che dopo una data età puo' fare la differenza dal punto di vista della salute. Internet un modo di mantenere la macchina cervello oliata e sveglia, questo per l'anziano, per i motivi su esposti, può costituire un valore aggiunto anche in seno alla famiglia che lo vivrà meno come un peso e si spera che questo per molti possa essere la giusta spinta a fruire degli spazi di socialità che già si offrono e che dovrebbero aumentare: è bene che gli anziani dai 50 in su sentano la spinta a fare parte del mondo del volontariato dove molti di loro (noi) avrebbero ancora da offrire un patrimonio di esperienze e capacità di cui si comincia ad avvertire il bisogno. Anzi, se debbo dire, anche al di fuori delle attività di volontariato in molti uffici un "consigliere " anziano gioverebbe, visto che si stanno perdendo delle professionalità preziose grazie ad un acritico e fideistico non chè pigro abbandono al mezzo meccanico, che andrebbe usato senza dimenticare che dietro a controllare, capire, dedurre, ragionare, deve restare l'uomo con le sue capacità ineguagliabili da parte di qualunque macchina. Anche di questo si dovrà prendere atto per porre un rimedio quanto prima:stiamo perdendo capacità in mille campi, dalla sempre più rara figura di un professionista della Sanità che sappi interagire e comunicare col malato, alla tetragona indifferenza di molti giovani avvocati privi di empatia ed interazione con il cliente, alla totale incapacità di molto personale bancario, ottusamente costretto a "leggere il computer" come scimmiette , senza possibilità di esplicare raziocinio o professionalità , infatti i poveretti sono spesso costretti ad agire inevitabilmente ed acriticamente per schemi che poi sono quelli che fanno comodo ai CED. Fateci caso, sempre più spesso se andate in Banca, Enel, Telecom, Poste, per fare correggere un errore, vi ritrovate di fronte ad un impiegato sgomento che vi informerà che è "il sistema informatico" che gli fornisce i dati, e lui non può né correggere, ne' comunicare col "sistema". Ci incarteremo sempre più, ma la colpa sarà tutta nell'uso stupido, acritico e pigro dell'uomo che si è annullato , azzerando la propria professionalità in nome di una presunta superiorità della macchina, della tecnica sull'uomo, se si può essere più follemente stupidi di così....
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