Donatella Papi e Angelo Izzo, l'orrore e poi il dubbio |
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Scritto da Marista Urru | |||||||||
venerdì 20 novembre 2009 | |||||||||
Ho cominciato a scriver le prime righe sul web , dopo una parentesi nel blog di Beppe Grillo, sul giornale online di Donatella
Papi.
E' stata una bella esperienza che mi ha portato, non dico a conoscere la nostra "direttrice", ma ad apprezzarne le qualità di giornalista e certa sua sensibilità, non sempre condivisa questo è vero, ma comunque sempre rispettata, fino al momento in cui contrasti di vedute piuttosto forti non hanno portato alla fuoriuscita di molti di noi dal giornale di Donatella, cose che capitano e capiteranno ancora nel mondo del web.
Quindi con la direttrice di Comincialitalia ho avuto rapporti virtuali:
uno sfiorarsi , un breve conoscersi, un perdersi di vista .
Quando ho letto la notizia strampalata del probabile matrimonio con uno dei mostri del Circeo, come per molti, la prima impressione è stata di orrore incredulo: riandavo alle poche conversazioni di "redazione" avute, cercando di capire, di trovare un perché. Ovvie le considerazioni che molti altri come me si saranno fatte e che mi son passate per la testa, finchè non ho letto che la Papi, andata ad Italia sul 2 come promessa sposa di un omicida, ha annunciato che chiederà di fare riaprire il processo contro Izzo, sostiene di aver le prove della innocenza di Angelo Izzo . Mi spiace di non aver vista la trasmissione , ma leggo sulla press: "Sono una giornalista, ho 53 anni, conosciuta e stimata, nell'ultimo anno mi sono occupata totalmente di solidarieta' e casi difficili in cui ho acquisito esperienza e conoscenze specifiche'', e continua, ''Da oltre vent'anni seguo sia la vicenda del Circeo sia l'omicidio di Ferrazzano che hanno coinvolto il detenuto Angelo Izzo, condannato per ben due volte a una pena ingiusta'', per questo assicura, ''faro' riaprire il processo per il delitto di Ferrazzano fin da oggi, portero' prove, documenti e spero testimonianze chiave. Cosi' come faro' in modo che si riparli soprattutto del primo caso che vide coinvolto Izzo, quello del Circeo, da cui ha origine tutto''. La Papi ha rivolto anche ''un appello accorato alle famiglie delle vittime, che in qualche modo conosco, e che vorro' andare a trovare dicendo loro che non c'e' giustizia piu' grande della verita''' e ''un messaggio caloroso e rispettoso alla famiglia Izzo, Ghira e anche Guido'', che essendo in liberta' spera voglia ''parlare'' e unirsi a lei ''in questa battaglia. Se non lo fara', almeno all'inizio, lo capisco e lo rispetto''. Ritrovo, se non nell'argomento che all'epoca fu appena sfiorato nel suo giornale, mi pare di ricordare , ma piuttosto nel piglio e nel tono ,la Donatella " direttrice" instancabile di Comincialitalia, le discussioni pacate, la tenacia, la forza di questa donna che mi risulta esser davvero giornalista affermata e stimata e.. un dubbio si insinua prepotente: e se nonostante tutto avesse ragione lei? Se davvero in tutti questi anni fossimo stati vittima di una immensa disinformazione giocata sulla pelle e sulle mancanze di ragazzotti "pariolini" e percio' solo potenzialmente delinquenti per la vulgata dell'epoca, in quanto agiati ragazzi "bene", quindi sostanzialmente indifesi di fronte alla forza della pubblica opinione? Ma poi perché e come sarebbe avvenuto questo gioco perverso di disinformazione? E la stanchezza mi assale insieme al dolore per i morti che non possono nemmeno riposare in pace in questo infelice paese, dolore per i vivi sempre privati di certezze , insicuri, spaventati, tanto da poter immaginare che l'inimmaginabile possa esser vero. Qualcuno è responsabile di questo ulteriore orrore che si gioca da tanto, troppo tempo sulla pelle di noi tutti, mai sicuri, mai tranquilli. Non sicuri come passanti, né come automobilisti, né come viaggiatori, né come pazienti, né come lavoratori, né come utenti , mai certi che la mano che ti si porge non nasconda una offesa dietro al saluto, mai certi che quel che va bene per uno valga anche per l'altro, una precarietà di rapporti, di speranze, di futuro. Donatella , non so che dire, non so che sperare. Meglio sperare che tu sia incorsa in un errore pazzesco, spinta dalla generosità del tuo impegno verso gli ultimi, o che davvero tu possa aprirci una finestra sull'abietto abisso che per tanto tempo avrebbe potuto starsene indisturbato e magari addirittura coperto e silenziato? Ora alle 20 circa, leggo questa ulteriore dichiarazione di Donatella alla Adnkronos: "Ci sono state delle comprensibili e umane contestazioni rispetto alle quali mi porgo in maniera umile e rispettosa. Ma ribadisco di voler sposare Angelo Izzo. E non per un mio presunto atteggiamento addirittura psicotico, come ha detto qualcuno, rispetto all'idea di sposare un pluriomicida, ne' per sostenerne l'innocenza. Di fronte a sentenze che conosco e rispetto, tuttavia ho spiegato di volerlo sposare per darci la fede e un amore che illumini la verita'". Non che io capisca molto bene il senso di questo che so esser un modo di vedere e di sentire di Donatella Papi genuino, insieme all'appello alla compassione da lei spesso evocata, sentimento questo ultimo assai poco conosciuto in Italia ed effettivamente di difficile applicazione. Vi riporto comunque pari pari questa dichiarazione per conoscenza di una personalità senza dubbio complessa, certo non superficiale, della giornalista di cui io credo sentiremo parlare parecchio nei prossimi giorni .
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