Civitavecchia dolce città colma di armi chimiche

Scritto da Marista Urru   
martedì 01 dicembre 2009

Questo l'impianto di Civitavecchia con i cilindri di cemento

Grazie al Meetup dei grilli di mare di Civitavecchia , sono venuta a conoscenza  di un altro "segreto" non più tanto segreto ormai sul nostro disastrato Bel Paese: l'Italia  è in sostanza una specie di discarica di armi e di veleni . L'argomento è stato ripreso su l'Espresso da  Gianluca Di Feo con il suo articolo, "L'Italia top secret delle armi chimiche". Scrive de Feo:




"Questa è la storia di un segreto di cui tutti si vergognano. Ministri, generali, industriali, professori lo hanno difeso con il silenzio per generazioni, fino a farne perdere la memoria e farlo svanire nel nulla. Il protagonista di questo libro è un fantasma immortale: ancora oggi continua ad uccidere, lo fa da ottant'anni. Ha divorato vittime innocenti in Libia e in Etiopia, poi si è accanito sulla salute degli italiani. È entrato nella nostra aria, nella nostra acqua, nella nostra terra. Ed è ancora lì: alle porte di Roma, alla periferia di Milano, nel golfo di Napoli, nel mare di Bari, sulla costa di Pesaro, sulle rive del Lago Maggiore, nei fiumi d'Abruzzo. Ovunque. "

Avverte nel corso dell'articolo :

Attenzione: non è storia passata, è il nostro presente. Le armi chimiche sono state progettate per essere immortali. Sono cancerogene e possono anche causare mutazioni genetiche. Ma soprattutto le armi chimiche sopravvivono a lungo nel terreno e nell'acqua, fedeli alla loro missione assassina: le migliaia di bombe che giacciono nel mare di Ischia, di Manfredonia, di Foggia, di Molfetta possono ancora uccidere. Eppure questo segreto è stato difeso con ogni strumento. .. qui tutto l'articolo

Non sembra ancora si sappia con esattezza quante armi chimiche siano state prodotte in Italia tra il 1935 e il 1945, mentre  a questo arsenale sterminato si sono aggiunte le armi schierate al Nord dai tedeschi e quelle importate al Sud dagli americani e dagli inglesi, come  Rick Atkinson ha  denunciato nel suo ultimo saggio pubblicato in USA. Ed a parte qui sul Web, vi risulta che qualcuno vi abbia mai informato? Ci distraggono con  notizie-non notizie, ed i decenni passano .

Una soluzione pare la abbiano tentata,  e guarda un po' dove sono andati ad ammassare veleni e porcherie? Ma a Civitavecchia, tanto qui  è il  regno della Centrale Enel ,  ora la abbiamo  a TVN a carbone, ma è speciale, fa bene alla salute  dei civitavecchiesi, cancri e leucemie in aumento? Capita e che voi fa? Ora arriveranno inceneritori, cementifici.." e che ce voi fa'"? sussurrano buie le massaie  al mercato, avvilite anche da mille altri problemi.. il lavoro manca, le bollette, le utenze birichine.. "che ce poi fa?"

E nel segreto   ammucchiano a Civitavecchia scorie velenose  nel bosco di santa Lucia..  anche i boschi qui ormai sono nemici o come a santa amrinella ne progettano la sparizione in gran segreto, in attesa che a macchia tagliata i verdi si facciano vivi per.. non voglio sapere perchè, la parola d'ordine è : " E che ce poi fà??. Niente ,   tanto qui con i veleni ci campiamo da sempre, e dai ad ammucchiare fusti con arsenico e chi sa che altro, almeno fino al 2015 mentre  aspettano un luogo definitivo , ma noi sappiamo come vanno le cose nel bel Paese, ce li terremo e non ci diranno se ancora reggono o pian piano spanderanno i loro contenuti mortali coadiuvando i cultori del depopolamento del Pianeta, siamo troppi e gli Italiani comuni possono crepare allegramente e silenziosamente.

  Questo è l'articolo di marco Iacomelli:

Non è un paese per vecchi,

cito il nome di un film, ma il senso è che quì difficilmente si invecchia serenamente, ci avvelenano tutti fin dalla nascita, così dopo la centrale a carbone di TVN, le proposte di riconversione a carbone di un gruppo a TVS, le proposte di realizzare inceneritori e cementifici vari...leggendo l'inchiesta dell'espresso sull'"Italia dei Veleni" scopriamo come al solito di essere trattati come cavie sulla terra in cui viviamo e cito dall' articolo:

 
CIVITAVECCHIA

"Nella zona di Santa Lucia sorge uno dei più antichi poligoni per i test sulle armi chimiche. Nel dopoguerra vi sono state accumulate scorte di sostanze chimiche militari recuperate in diverse basi.


Poi dal 1996 sono state concentrate lì tutti i gas custoditi segretamente dall'esercito italiano. Si trattava di almeno 150 tonnellate di iprite. 1104 tonnellate di adamsite, 44.200 litri di fumogeni aggressivi, 40 mila proiettili con carica chimica.

Nel 1993 è entrato in funzione in segreto un impianto sperimentale per neutralizzare questi gas, dal 1997 la struttura è stata potenziata e aperta alle

ispezioni internazionali: lavorerà almeno fino al 2015. Le scorie di arsenico vengono imprigionate in cilindri di cemento, accatastati nella base in attesa di una sistemazione definitiva che le renda innocue."

 
Come cittadini chiediamo di sapere la verità sui pericoli per la nostra salute e sicurezza e su quello che le istituzioni fanno per assicurarla a partire dall'amministrazione comunale.

Vogliamo vivere su di un territorio libero da tutti i veleni,

e ci batteremo contro tutti gli avvelenatori e i loro complici.

Pubblicato da Marco Iacomelli su

http://grillidimare.blogspot.com/2009/11/non-e-un-paese-per-vecchi.html



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