Da Franco Parpaiola Letter from Germany n. 4 BERLUSCONI |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
mercoledì 14 aprile 2010 | ||||||||
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Cara Marista,
spesso, sulla scia delle accuse e del feroce pandemonio mediatico contro il Presidente del Consiglio Italiano Silvio Berlusconi, condotto a spron battuto da tutta la Stampa occidentale ed anche, in modo alquanto ignobile e demagogo, da quella tedesca, mi chiedo cosa sarebbe successo se il nostro Berlusca nazionale fosse tedesco anziché italiano. Te lo dico sin d'ora, un Silvio Berlusconi tedesco e Capo del Governo, cioè Cancelliere della RTF, non avrebbe più chiappe sulle quali potersi sedere, gliele avrebbero leccate via tutt'e due.
Il suo modo di vestire, di
parlare, di muoversi, le sue scarpe a tacchi un po'alti, la sua mania per
l'abbronzatura, per il visagismo, le sue battute talvolta veramente cretine,
quel suo pesante senso dell'umorismo a volte poco comprensibile, che corre in
bilico sul filo del rasoio, tra il puerile ed una vera e propria presa in giro
del chi sia di turno, con le sue fantasiose beghe giudiziarie che lo accusano
di questo e di quello, con una Stampa che arriva ad accusarlo di relazioni sessuali con una minorenne,
mentre da un'altra parte gli si attribuisce addirittura la paternità della giovincella,
indicando in modo ambiguo e schifoso pure un possibile caso incestuale, con
tutto questo qui in Germania, grazie alla sua tenacia e caparbietà, la sua
lungimiranza e capacita governativa, sarebbe già culto e un Santo vivente senza
chiappe.
Tutto questo sarebbe Silvio Berlusconi se fosse un tedesco, è ciò non è da poco, anzi è molto, ma se io fossi tedesco non lo voterei perché riconoscerei in lui una figura mediatica costruita e manipolata da mille opportunismi mediatici, da Corporazioni e lobby politiche finanziarie, sarebbe un alieno fuori dalla realtà della Gente, un automa controllato a distanza e telecomandato dagli interessi dei pochi a discredito dei tanti. Se Silvio Berlusconi fosse un tedesco io lo odierei già da un bel pezzo, la sua faccia mi seguirebbe fino alla nausea su ogni Canale tv, su ogni giornale, su ogni settimanale, in ogni Talkshow che si rispetti i saltimbanchi delle chiacchiere di comodo non farebbero che parlare di lui e gli stregoni del Cabaret ne avrebbero fatto già una figura di culto cabarettistico, ancor più famosa di Popov il grande ed inimitabile clown Russo. Nessuno al Mondo si sarebbe mai permesso di sparlare di lui, nessun media lo avrebbe criminalizzato e con lui anche un intera Nazione di quasi 82 milioni di persone. Nessuno si sarebbe mai permesso di romanzare fin alla nausea storielle da Grand Hotel, fabbricate dalla frivolitá mediatica, dai mercenari mediatici di sinistra e da giornalisti prezzolati, da rupperdiano soldo. La Germania avrebbe un altro mastodonte politico ancor più grande che Big Mama Angelina e i politici del Mondo farebbero la coda per farsi fotografare e essere ricevuti, quasi in udienza da lui al Reichtag di Berlino e la Gente da queste Bande comincerebbe veramente a chiedersi, dove diavolo sono finite le persone normali. Nein Danke. Silvio Berlusconi e i mali italiani in fondo sono un bene per la tranquillità sociale in tanti Stati dell'Unione Europea. I mali italiani di cui nessuno in Italia nega l'esistenza, figuriamoci poi la gran parte degli italiani stessi che in primo luogo li subisce ogni giorno che passa. Il male italiano è un male necessario. Il "morbo italico" serve all'Europa da antidoto, ed è un benvenuto toccasana gratuito, un placebo e un para occhi, contro tutte le brutture ed i guai europei. Silvio Berlusconi serve da elisir per il popolo bue europeo, serve a far loro credere con incessante e costante rullio di tamburi mediatici e mezze verità debitamente elaborate, che essi in fondo sono fortunati a non vivere nel Bel Paese del Berlusca nazionale, paese di mafie e di corruzione, di corrotti e corruttori, di razzisti e sfruttatori di clandestini. Si parla spesso della necessità di cambiamenti nel Bel Paese, gli stessi fautori del male italiano li invocano, ma allo stesso tempo ostruiscono ogni tentativo di rinnovamento politico e sociale relegando ogni proposta nell' angolo vergognoso della dittatura fascista, da dove secondo loro le proposte provengono, pretendendo allo stesso tempo però, addirittura di voler rifondare il comunismo. Il dopo Berlusconi non mi impensierisce proprio, morto un Papa se ne fa subito un altro, e poi chi vivrà vedrà, per ora Silvio grazie a Dio c'e, ed è Italiano, per questo lo voterò ancora. Ciao. Franco
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