A Sarli la Lupa capitolina riconoscimento alla arte raffinata dello stilista napoletano |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
marted́ 11 maggio 2010 | ||||||||
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Una nota positiva in
questo periodo difficile anche per il nostro Paese, il riconoscimento tributato a Sarli da Alemanno.
Finalmente sono stata spinta a rivedere immagini che rappresentano il bello, la professione, l'arte. Indimenticabile Sarli , ne ho sempre ammirato, oltre che la bravura, la dedizione al lavoro , i modi signorili, l'estremo rispetto anche per la più giovane delle lavoranti, una correttezza ed una professionalità d'altre epoche. Unici i suoi vestiti un coacervo di idee, di colore, di amore per la donna, mai offesa , mai usata , mai involgarita da abiti strampalati o di solo effetto.
Questo stilista ha interpretato con gusto e creatività l'eterno femminino.
Vedere sfilare i suoi abiti era ed è uno spettacolo sempre nuovo ed emozionante.
Ricordo bene come e quanto si emozionava il pubblico che arrivava da tutto il mondo, incantato ed affascinato dalla eleganza tutta italiana , dalla leggerezza di abiti che poggiavano sul corpo delle modelle, eterei ed incredibilmente perfetti, da togliere il fiato, e questo accadeva, mi soffermavo a guardare le giornaliste, i vip : estasiati era il temine esatto. Una delle cose che mi manca del mio lavoro è Sarli ed il suo modo di fare moda, di dettare il gusto, senza supponenza, con naturalezza, in un suo modo operoso e schietto, si sapeva che lavorare con lui dava soddisfazione ed anche la fatica era piacevole. Sarli è un mago ed un poeta della moda, ma non dimentico che è stato anche un lottatore, perchè fare moda, resistere contro tutto e tutti non è stato facile, specie in un Paese cieco e sordo, popolato di omuncoli che gestivano il potere e non capivano, o peggio, fingevano di non capire, quanto la nostra economia avesse bisogno che l'Alta Moda non venisse buttata in mare, quanto avevamo bisogno dei nostri sarti, artisti che il mondo ci invidiava, un valore , una fortuna averli, una stupidaggine osteggiare in mille modi chi faceva il bene del paese e alla sua immagine , creando per di più posti di lavoro. Surreale italietta. Forse qualcuno ce li ha invidiati troppo? Chi sa.
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