Noi uomini stolti : passato presente e futuro ormai li abbiamo messi nelle mani degli usurai |
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Scritto da Marista Urru | |||||||||
mercoledì 12 maggio 2010 | |||||||||
![]() Scrive Gibran fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre, e che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa. Il passato va ricordato e compreso, è necessario anche perché noi siamo responsabili del futuro che prepariamo a chi verrà dopo. Che futuro stiamo preparando con la nostra sconsideratezza e la nostra ignavia? Come è successo, quando è successo che qualcuno ci ha strappato la nostra libertà ed il nostro destino? Tracce che ci riportano indietro nel tempo, fino al Medio Evo in cui chi prestava ad interesse , generalmente un mercante, era considerato persona impura, fino alla condanna nel Basso Medio Evo di ogni mercanteggiamento da parte degli ordini mendicanti: San Tommaso d'Aquino, riteneva che il commercio "avesse in sé qualcosa di vergognoso". La Chiesa nel 1179 proibì l'usura e molte furono le invettive contro gli usurai, considerati dei veri e propri mostri morali. I racconti sul tema erano del genere: dovendosi seppellire uno strozzino, la sua anima maledetta pesava tanto da impedire ai parenti di sollevare la bara, la cui destinazione era la terra sconsacrata, ovviamente. Dante non è tenero con gli usurai che pone all'inferno nel VII cerchio al 3 girone mentre una pioggia di fuoco, dal quale cercano invano di ripararsi, cade incessante su di loro (sempre troppo poco a mio avviso) Nell'era moderna, giova ricordare che con l'entrata in vigore del Codice Penale Rocco, ( 1° luglio 1931), si distinguono 2 tipi di usure:
Solo che oggi sono infiltrate ovunque, anche nella Pubblica Amministrazione che in questo modo, avendo i nostri distratti politici privatizzato sconsideratamente, fra le altre cose , anche la funzione del recupero dei crediti, sta infliggendo danni enormi allo Stato: si preferisce da parte di questi irresponsabili , per raccogliere soldi, impadronirsi con mille mezzi occulti o no, dei beni del debitore, non prendono in considerazione l'interesse dello Stato o della collettività, ma il guadagno immediato e l'approvvigionamento dei beni per il gestore del servizio, in questo modo le associazioni antiusura hanno potuto accertare che, mentre lo Stato incassa sempre meno, la moria di imprese e di posti di lavoro è enorme, anche se in parte occultata credo, e lo Stato va indebitandosi lui stesso sempre più, e come se non bastasse , si sta facendo lievitare il potere degli usurai insieme a quello delle banche usuraie legalizzate. lo Stato muore e degrada mentre la malavita vince. Stupidità? Follia? Ignoranza? Il Passato da tener presente: Tracce e ricordi di uomini che seppero capire, tracce e ricordi di uomini assassinati perché capirono e tentarono di liberare gli schiavi dagli usurai che ormai erano legalizzati. Diceva con lucidità che sembra anticipare il programma della specie delle banche rapinatrici, Mayer Anselm Rothschild: " Permettetemi di gestire la moneta di una nazione, e mi infischio di chi fa le leggi" Un uomo con le idee chiare e profetiche. James A. Garfield 20° Presidente USA 1831/1881 , più o meno dice la stessa cosa " Chiunque gestisca la valuta di una nazione, gestisce la nazione". Verrà ammazzato. La strada era tracciata, e la sua morte segnò un bel passo avanti, come vedremo, verso il baratro per i popoli e verso un potere mostruoso per i mercanti di danaro altrui, era ormai solo questione di tempo Eppure nel 1791 Thomas Jefferson aveva chiaramente detto: "Per preservare la nostra indipendenza, non dobbiamo lasciare che i nostri governanti ci gravino di un debito perpetuo. Se incorriamo in tali debiti, saremo tassati nel nostro cibo e nelle nostre vivande, nelle nostre necessità quotidiane e nelle nostre comodità, nel nostro lavoro e nei nostri svaghi". .. Ed ancora nel 1815 scrive all'allora Presidente degli Sati Uniti " La dominazione che gli Istituti bancari hanno ottenuto sulle menti dei nostri cittadini.. deve essere spezzata, o essa spezzerà noi. ." Per poi insistere nel 1816: " Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di gestire l'emissione della sua moneta, allora, alternando inflazione e deflazione, le Banche e le società finanziarie che cresceranno intorno ad esse, spoglieranno il popolo di ogni proprietà, sinchè i suoi figli si sveglieranno senza un tetto nel continente che i loro padri conquistarono... Credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per la nostra società che eserciti in armi... il potere di emissione dovrebbe esser tolto alle Banche e restituito alla Stato cui esso propriamente appartiene" Sono passati quasi 200 anni e questi timori si sono realizzati , la tecnica dei banchieri era già ben delineata ed anche la loro meta era già evidente. Nel 1828 viene eletto Jackson come Presidente, egli a proposito delle banche centrali afferma: che la guida su una Banca Centrale " se esercitata da alcuni , questi acquisirebbero potere sulla condotta politica di molti, riuscendo quindi ad ottenere ogni potere sul lavoro e sulla grande massa della popolazione." In una occasione disse a dei banchieri: "Siete una tana di vipere, io intendo debellarvi, e, per il Padreterno, vi debellerò" ( Altri tempi, c'erano ancora uomini e non solo avide amebe) Sempre Jackson :" Se la gente sapesse la marcia ingiustizia del nostro sistema monetario e bancario, ci sarebbe una rivoluzione prima di domani" ( Ripeto, erano altri tempi, ora le amebe pappano e le pecore.. belano, come me d'altra parte ). Poi Lincoln passò dalle lamentele ai fatti, e venne eliminato senza indugi. ![]() Avendogli le banche chiesto per finanziare le guerra civile interessi usurai tra il 24% ed il 36%, si ribellò, sapeva che accettando simili condizioni avrebbe rovinato finanziariamente il suo popolo , quindi fece approvare dal Congresso una legge che autorizzava il Ministero del Tesoro ad emettere biglietti di Stato con valuta legale, in questo modo vinse la guerra senza indebitare i cittadini. Uscì sul Times di Londra un commento interessantissimo dei Banchieri Internazionali, che non conoscevo, e che dimostra con chi e con cosa abbiamo già da allora a che fare: ".. se questa scellerata politica finanziaria, che ebbe origine nella repubblica Nord Americana, si consolidasse istituzionalmente , lo Stato provvederebbe al proprio danaro senza costi. Salderebbe i debiti e resterebbe senza debiti. Avrebbe quindi i fondi per svolgere i propri compiti. Diverrebbe prospero senza precedenti nella Storia degli stati civilizzati del mondo. Le menti e le risorse di tutti i Paesi si trasferirebbero nel Nord America. Quello Stato deve essere distrutto , o distruggerà ogni monarchia sulla terra.. " Con questo genere di potere abbiamo a che fare. Poco dopo la fine della guerra civile infatti Lincoln viene assassinato e il Congresso varò il National Banking Act, secondo il quale le Banche Nazionali sarebbero passate nelle mani della proprietà privata e quindi il danaro emesso verrà gravato dall'interesse. Vengono ritirati immediatamente dalla circolazione i Dollari di Stato. Più in la nel tempo, viene assassinato James Garfield il 20 Presidente USA che aveva denunciato l'eccessivo dominio dei banchieri privati sullo Stato. Così che il Congresso varò il Federal Reseve Act , e siamo nel 1913, quando un altro passo importante verso il baratro viene compiuto, infatti: Il Congresso con questo Atto si spoglia del potere che gli veniva dalla Costituzione , cioè quello di emettere danaro e lo regala ad un sistema di corporazioni di Banchieri privati ai quali diede anche la facoltà di fissare il tasso di interesse. Ormai lo Stato era suddito. Si arriva da sudditi, fra alti e bassi, fino a Kennedy che nel giugno del 1963, riportò allo Stato il potere sovrano di emettere il danaro esente da debito ed interesse, emise una certa cifra in banconote e.. sappiamo come è andata, venne assassinato e immediatamente i soldi da lui emessi vennero ritirate dalla circolazione. Le prove dell'assassinio furono manomesse e tutto rimase nella nebbia. Ora siamo dove siamo, nella mota fino al collo, tutti anche la America, tutti come mosche nella tela del ragno . Sono le Banche che fanno e disfano, che decidono che imprese sopravvivono e quali no. Le industrie languono , a meno di non essere dall'interno sostenute dalle banche, o multinazionali con le banche proprietarie o poveri moncherini residuati pronti ad essere buttati via. Nulla più è davvero nostro, in Europa la BCE è banca privata e decide dei destini dei Paesi, ma ovviamente fa gli interessi dei suoi soci. Persino il Premio Nobel per l'economia non è affatto libero, per esser certi che tutto sia sotto controllo, lo decide la Banca Centrale di Svezia. Gli Stati sono indebitati, le Banche diventano sempre più ricche, anche se parlano di crisi, ed ora chiedono a quelle amebe che sono i Governanti, di cedere più potere, di alzare le tasse, di diminuire il welfare.. e loro, giurateci che lo faranno scodinzolando, rendendo le banche ancora più ricche , noi sempre più poveri, finchè le banche non decideranno che i nostri ameboidi governanti, non servono più... hanno i loro tecnici, preparati nelle loro università , completamente asserviti , tanto che si poteva uscire da una di queste prestigiose università, laureati a pieni voti, senza sapere come si calcola l'anatocismo, convinti che esso fosse una finzione... e chi sa quante altre meraviglie si apprendono nelle nostre facoltà di economia ed i risultati si vedono tutti. Le citazioni sono prese da: La Banca d'Italia la grande frode del debito pubblico Di Marco della Luna e Antonio Miclavez ![]() . .Ribelliamoci Perché siamo stati aggiogati Troppo a lungo Dobbiamo ribellarci, dobbiamo ribellarci ora Siamo stati dati per scontati Troppo a lungo. Ribelliamoci Dal giorno stesso in cui abbiamo lasciato i lidi Della terra paterna I nostri sentimenti sono stati calpestati, oh e ora Ora che sappiamo ogni cosa dobbiamo ribellarci Qualcuno deve pagare per il lavoro Che noi abbiamo fatto, ribelliamoci
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