Roma pinna di squalo nel Tevere Resta poco da razziare bomba derivati in arrivo

Scritto da Marista Urru   
domenica 18 luglio 2010

pinna squalo nel tevere
Adnkronos pubblica questa foto scattata da una turista irlandese, sembra proprio che uno squalo si aggiri nelle acque del biondo fiume. Troverà poco da razziare, sembra che amministratori lungimiranti ed illuminati abbiano soffocato  Roma , oltre che sotto una bella coltre di mondezza e luridume, anche sotto il peso di derivati i cui costi graveranno sui cittadini fino al 2050


Comune di Roma. La gestione per gli anni dal 2004 al 2007 avrebbe accumulato contratti in derivati che potrebbero impegnare con esborsi altissimi i cittadini fino al 2050.

Corte dei Conti: .. "non pare, pertanto, che la complessa gestione delle operazioni di finanza derivata poste in essere dal Comune abbia rispettato gli obiettivi fissati dalla legge di riduzione del costo finale del debito e di riduzione dell'esposizione ai rischi di mercato".

Esposto alla Procura della Repubblica sui derivati del Comune di Roma

Depositato da Antigene e Radicali Roma un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per accertare se i contratti in derivati stipulati dal Comune di Roma, sulla base di quanto contenuto nella Relazione della Sezione Regionale per il Lazio della Corte dei Conti sul " Controllo sulla gestione finanziaria del Comune di Roma per gli esercizi 2004 - 2007, con proiezione all'esercizio 2008 "- possono configurare il reato di truffa.


Dichiarazione di Lidia Mazzola, presidente di Antigene, e Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma


L'associazione Antigene e l'associazione Radicali Roma, assistiti dall'avv. Alessandro Gerardi, hanno depositato un esposto alla procura di Roma perchè si faccia luce sulla vicenda dei contratti derivati stipulati dal comune di Roma.

La richiesta di indagine si basa specificamente sulle gravi informazioni contenute nella relazione della Corte dei Conti. Dalla citata Relazione , a seguito dell'analisi dettagliata delle clausole contrattuali negoziate con le banche controparti, emerge infatti la valutazione di rischi di esposizione per il Comune sul "pagamento di flussi finanziari crescenti, senza alcun limite"; su " vere e proprie scommesse" allestite sui bilanci pubblici ; su "sbilanciamenti a favore delle banche" alle quali sembrano corrispondere "commissioni implicite". Alla Corte Dei Conti, in sintesi , "non pare, pertanto, che la complessa gestione delle operazioni di finanza derivata poste in essere dal Comune abbia rispettato gli obiettivi fissati dalla legge di riduzione del costo finale del debito e di riduzione dell'esposizione ai rischi di mercato".

Alla stessa conclusione giunge l' "Analisi Sintetica dei derivati stipulati dal Comune di Roma prodotta per l'Associazione Antigene dagli analisti finanziari indipendenti della LS Advisor, Lucio Sgarabotto e Giovanni Montani .


Le negazione di ogni diritto di informazione dei cittadini romani su una questione che vincola il Comune a contratti che fino al 2050 potrebbero esporlo al pagamento di interessi altissimi fa da eco alla mancanza di qualsiasi iniziativa delle forze politiche di maggioranza e di opposizione in consiglio comunale per far luce su una simile situazione.

La vicenda si inserisce nel quadro più ampio della gestione del bilancio dell'ente, caratterizzato dalla totale assenza di trasparenza e da una serie deroghe ai principi fondamentali di contabilità degli enti locali, di cui all'art 162 del Testo Unico degli enti locali, relativi all'obbligo di unità, annualità, veridicità, attendibilità e pubblicità dei bilanci, nonché alle clausole poste dall'art. 119 della Costituzione in materia di vincoli sull'indebitamento e in materia di garanzia dello Stato sui prestiti contratti dagli Enti Locali.


Il Comune di Roma ha rigettato più volte la richiesta di accesso agli atti sui contratti derivati inoltrata da Antigene, Federconsumatori e Adusbef e senza la Relazione della Corte dei Conti non se ne saprebbe ancora nulla. Malgrado ciò , non un consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione, ha risposto al nostro appello per ripristinare il ruolo di controllo istituzionale che spetta al Consiglio su una situazione così pericolosamente oscura rispetto ai destini della città e dei suoi abitanti.

Basti dire che, malgrado il lungo commissariamento affidato al sindaco Alemanno, non si conosce ancora l'ammontare certo del debito, dei suoi interessi e dei suoi costi impliciti e tutto continua a navigare su minacce di rivelazioni o intese bipartisan, non meglio esplicitate, a fronte di un probabile dissesto non formalmente dichiarato.

Analisi Sintetica dei derivati del comune di Roma

I consulenti finanziari indipendenti Lucio Sgarabotto e Giovanni Montani della LS Advisor - associati NAFOP, su richiesta di Antigene, hanno prestato la loro preziosa competenza finanziaria in materia di derivati con questa analisi che entra nel merito dei contratti sottoscritti dal Comune di Roma.


ANALISI SINTETICA DEI DERIVATI STIPULATI DAL COMUNE DI ROMA al link :

http://www.antigene.org/documenti/Derivati%20Comune%20Roma.pdf


fonte: comedonchisciotte



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