Germania una valida legge su libertà di stampa: si perseguiranno solo le fonti che passano notizie |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
giovedì 26 agosto 2010 | ||||||||
Una legge quella approvata in Germania
sulla libertà di stampa, a quanto pare chiara e inequivocabile,
senza ombre nè giri di parole o distinguo cavillosi, ( non so se
rendo l'idea..). Non un colpo al cerchio ed una alla botte di modo che all'occorrenza possa uscir fuori una qualche sentenza di fantasia.
Si privilegia la libertà di stampa ed il diritto del cittadino ad essere informati, poi di fronte ad una violazione palese di notizie classificate come riservate, si persegue la fonte che quelle notizie riservate ha propalato . La magistratura non potrà più perseguire i giornalisti per concorso nella violazione del segreto di notizie riservate. Per la germania questa è una inversione di rotta, brava Merkel! Capisco meglio certi discorsi dell'amico Parpaiola, quando afferma che se anche alcuni mali sono inevitabilmente comuni, ciononostante la Germania può affrontarli e li affronterà da una posizione di maggior chiarezza e forza. Beato il Paese in cui i Governi possono ancora governare senza esser soffocati dai mille legami delle infinite consorterie, e centri di ferreo potere, ma solo seguendo quello che ritengono e valutano essere il bene comune, visto che per questo sono stati mandati dai cittadini al potere . Anche in Germania pare non sia stata una passeggiata arrivare a questo risultato di buon senso e di cura della libertà di informare ed essere informati mantenendo il rispetto per i documenti secretati. Da Republica . - La nuova legge federale voluta dalla Merkel e dalla ministro della Giustizia, la liberale Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, introduce una importante modifica, inserendo un emendamento correttivo all'articolo 335b del codice penale. Tale articolo prevede la punibilità dei pubblici funzionari che rivelano segreti d'ufficio, con pene fino a cinque anni di reclusione. È accaduto in passato, come nel caso eclatante del Blitz del 2005 nella redazione di Cicero, che i magistrati applicassero quell'articolo del codice penale anche contro i media. Di fatto, aveva reclamato il mondo della stampa, si giungeva così al risultato di limitare la libertà d'informazione subordinandola alla difesa dei segreti e delle notizie riservate. Un nuovo paragrafo dell'articolo escluderà il concetto di "concorso in divulgazione di notizie riservate", cioè proprio quel concetto che consentiva di colpire la stampa. -
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