Novembre tempo di camino, di ricordi, Mazzini ...il tortore, la paura

Scritto da Marista Urru   
sabato 20 novembre 2010
atunno

 

Novembre volge alla fine, le foglie rosse della vite si fanno sempre più rade, ed il vento freddo scende verso il canalone di Maria Morgana con il suo carico di foglie morte dei quercioli a nord del poggio.

Ho acceso il camino, all'incerta penombra del tramonto le fiamme disegnano ombre sulle pareti del soggiorno. Il piacere del calore e della luce del fuoco mi impigriscono e, comoda in poltrona, lascio che i ricordi fluiscano, come placide onde.

E passano i ricordi , ordinati come soldatini:la grande stufa di terracotta della mia infanzia, si sostituisce al camino in peperino, ed ecco dalla cucina venire il tramestio laborioso della Maria che impiastriccia una qualche marmellata per “la bambina”, il cane placido dorme sui miei piedi.

 

 

 




Io sono sdraiata su una specie di chaise longue in midollino, un piccolo tesoro liberty, residuo di tempi migliori, ripasso ad alta voce e di malavoglia la lezione di Storia, purtroppo poi debbo su questa imbastire un compitino scritto sulla figura del grande statista, Mazzini, implementandolo con quello che ci ha detto in classe l'insegnante. Non so che scriverò, il libro è nebuloso sul personaggio ( come poi mi appariranno sull'argomento tutti i testi che dovrò sorbirmi nel futuro di studentessa svogliata), oltre alle lodi sperticate sul personaggio riportate nel testo, alle quali si sono aggiunte quelle dell'insegnante, non trovo nulla di interessante e mi chiedo perché si debba perder tanto tempo con uno che da fuori Italia manda proclami che non producevano che chiacchere e morti,ma di unità d'Italia, manco l'ombra; questa era più o meno la mia opinione sull'augusto personaggio.

Leggo il libro ad alta voce , e si capisce che penso ad altro, mio padre entra e ride. Ride di rado, ultimamente è spesso preoccupato, ma sentire quello che scrive il mio libro sembra divertirlo, ne approfitto per chiedere aiuto, che mi parli lui di Mazzini. Nicchia, poi mi dice, come sempre quando studio la Storia: “ Se ti dico io come stanno le cose, finisce male,certe verità non si possono dire, dai scrivi quattro fesserie per fare contenta la maestra, dì che era un grande uomo e poi, che resti fra te e me, leggiti questa poesia di un mio amico, e ricorda anche in futuro di diffidare degli estimatori di simile gente. O son fessi , o peggio” lessi la poesia che riporterò qui in fondo,e non la capii del tutto, perché vi si parla di un tortore e perchè mio padre mi dice che il randello di cui scrive l'autore è uno scherzo, e mi parla con affetto dell'amico, e divaga .

Finisce che la sera in camera mia, mi confeziono un compito che a me sembra bellissimo e diplomatico, riporto le lodi, le chiacchere dell'insegnante e poi scrivo che, per caso, nella libreria ho trovato questa bella poesia su Mazzini. In realtà non sono innocente, voglio capire se almeno la insegnante mi spiega del bastone il cui significato ci si appaleserà secondo mio padre, così lontano nel tempo, ho fretta di sapere. Ed è un disastro: una insegnante rossa come un gambero, che non spiega un piffero, al solito, e una richiesta a mio padre di presentarsi a scuola il giorno dopo , le mie gambe che tremano in attesa di una apocalisse che non verrà. Mio padre parla sottovoce nel corridoio davanti all'aula ,poche parole alla insegnante, incomprensibili, ma lei sembra imbarazzata, poi arriva il preside, legge il compito, e ride come un matto, un po' mi sento offesa, preferisco la reazione dell'insegnante, comunque capiamo noi ragazzini che e' andata bene. Il preside mi fa chiamare fuori, mi vuole vedere , e ride ancora, poi mi raccomanda di rispettare quello che trovo scritto sui libri di scuola “ Avrai tempo per capire”, mi innervosisco, sempre la solita storia: cresci e capirai, ma faccio, con aria contrita, per farlo contento, cenno di si col capo. Da allora vado appena posso nello studiolo di papa' cercando di carpire nei suoi libri, con alterne fortune, il senso dei racconti scolastici .

Certo cominciai troppo presto, in realtà di quelle letture spesso non ci capivo molto. Per quanto riguarda Mazzini, a scuola mi dicevano che era un eroe, poi leggevo che progetta un attentato contro Napoleone terzo, per patriottismo, ci manda tre attentatori che verranno scoperti e giustiziati mentre lui se ne resta al sicuro. Ed io consideravo le chiacchere di salotto dell'epoca alle quali curiosa tendevo l'orecchio dalle vetrate mentre ero in giardino: si criticava l'armiamoci e combattete di Mussolini e poi si esaltava Mazzini? La logica dove era? Lessi che nell'attentato grazie alle bombe, furono uccisi 8 innocenti e feriti un sacco di civili, che gli autori, Orsini, Pieri, Rudio, uomini di Mazzini, furono condannati a morte. E lui, il responsabile di simili eccidi, si lamentava perchè non riusciva a fare l'unità di Italia, bello e lodevole proposito, solo che non si muoveva, mandava in giro altri che poi finivano ammazzati ( fratelli Bandiera, per esempio), si può capire che all'epoca i suoi detrattori avessero facile gioco a definirlo terrorista.


Mi sembra condivisibile il giudizio che del personaggio esprime Galli della Loggia : «Mazzini e il suo eccitato, nebuloso, mondo spirituale, rappresentarono tutto ciò che di religioso l’unificazione italiana poté permettersi, ma si trattò di quella religiosità politico-sociale, intrisa di profetismo utopico e di autoritarismo, da cui dovevano scaturire precisamente le ideologie nazionalistiche, gentiliano-fasciste e gramsciano-comuniste, destinate a fare piazza pulita dello Stato e della cultura liberali». Un fallito di genio, lo definisce invece Paolo Mieli

Comunque i fatti storici esposti nei libri che trovavo in casa, mostravano un uomo che eccitava rivoluzioni, moti e ribellioni dalla poltrona del suo studio, teorizzava assassinii, guerre, frequentava dubbi personaggi come un certo Albert Pike legato al Ku Klux Klan, ma non c'è traccia di una qualche professione esercitata, di che viveva? Mistero.

Mi stancai presto a dire il vero del laido Pike e di tutti quegli strani personaggi censurati dai libri di storia , che se ne stavano belli chiusi nei volumi per i grandi, di buon grado, presto seguii il consiglio del preside, rispettai i libri di scuola per quel che erano: favole ben confezionate, e feci bene: di favole ne avrei dovuto digerire tante in seguito, che era meglio esercitarsi da subito, avrei capito in seguito, cosa nascondevano, purtroppo.

Piove, un cane mugola in fondo al canale, sta facendo buio. Una civetta si lamenta, chi sa , forse anche lei ha paura della cattiveria e della avidità degli uomini stupidi, il vento soffia ancora e sibila le sue storie. Penso che uno come Mazzini sarebbe quasi contento ora : lui sognava tre guerre mondiali, e qui tira una gran brutta aria. Mi dico: mica pizza e fichi, sognava in grande quello! Voleva il mondo e oggi altri uomini che vogliono il mondo unito , forse se lo stanno cuccando. Teorizzava l'assassinio politico, ed è diventato un eroe italiano..il fine giustifica i mezzi, siamo fan di Machiavelli noi ed anche il mettere al sicuro la propria pellaccia giocando con quella degli altri, ci sconvolge poco o nulla, un eroe dei nostri fottuti libri di scuola.


Come onde ordinate ed ubbidenti scorrono nella mente i nomi dei suoi amici poco raccomandabili: Albert Pike, Macheca ( collegato alla mafia ), George Sanders appartenente alla Giovane America, sudista e schiavista collegato a banche che appoggiassero e finanziassero una guerra per conquistare Cuba e Haiti, i cui “abitanti negri devono essere tenuti schiavi sotto i padroni bianchi” ed altri avventurieri che vivevano in sostanza dei soldi che i banchieri elargivano per finanziare guerre e rivolte. Si mi diventava più chiaro il discorso del randello già allora, anche se non potevo capire tutto, ed ora qui, davanti al fuoco ripenso al mio arcigno genitore che, ridendo e scherzando, si ingegna a spiegare ad una ragazzina di poco più di sei anni, che tutto quello che legge sui libri, non sempre è vero, che non tutti quelli che hanno la nomea di esser buoni, lo sono davvero, come non tutti quelli che ci vengono presentati come cattivi, sono davvero cattivi.

E' quasi ora di cena, i miei gatti sono inquieti, non ho voglia di muovermi, penso che ho paura del male che aleggia sul mondo, guardo fuori dai vetri, osservo il vecchio olivo, le nuvole rosee lontane ed un po' offuscate, mentre in controluce si staglia un volo di cornacchie, e vicino casa, subito dopo le scalette della cucina, fa bella mostra di sé un piccolo prato di ciclamini, più lontano i gialli bottoni del tarassaco Tutto sembra così bello e normale, invece nell'ombra sai che ci sono omuncoli senza pace , avidi di danaro e potere, stupidi e viziosi accaparra - soldi e distruggi- vita. Come mi ammoniva mio padre : “ Esistono uomini che ambiscono al potere, al governo del mondo, e non è fantascienza figlia mia, il male attrae più del bene, e per conquistare il mondo, di male , ne devi fare tanto ed a tanti “ Purtroppo è maledettamente vero.


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