La lezione del Giappone la Antica Superbia dell'Uomo |
|
Scritto da Marista Urru | |||||||||||
lunedì 14 marzo 2011 | |||||||||||
Leggo e non mi capacito, ci avevo creduto anche io, mi dicevo come tanti di noi durante il dramma dell'Abruzzo: in Giappone sanno come si fa, i terremoti a loro portano se mai, danni sostenibili. La Tecnica, la Scienza, in Giappone hanno vinto sulla natura matrigna. Una favola bella per noi occidentali ammirati che vedevamo i figli del sol levante arricchirsi, costruire grazie alla tecnica, ponti, strade avveniristiche, possedere ben 55 reattori nucleari, costruire grattacieli senza fondamenta, viaggiare sorridenti su treni avveniristici super veloci, e.. vivere spesso nelle cabine armadio, sempre sorridenti come fosse naturale. Il futuro è loro, mi dicevo. Se uno può vivere in una cabina armadio, senza impazzire.. è un tosto, uno che sa quello che vuole.
Immaginavo che la molla fosse il progresso, la antica sfida agli dei, o alla natura, come preferite, quella natura che certo non ci ha costruito adatti fisicamente a viver nei loculi, ma messa a tacere senza se e senza ma. E Marista , nella sua ignoranza infinita, man mano abbandonava le antiche remore contro il progresso tecnico sfrenato, staccato dal benessere dell'uomo, e un po' stranita diceva a se stessa, quasi a cercare di convincersi, che in fondo il Giappone era come un grande laboratorio, in cui cavie umane sperimentavano il futuro: mostruoso e grande al tempo stesso, ma necessario se visto nell'ottica del mondo globalizzato. Quel mondo che stanno preparando con cura, imponendolo con forza, come a coloro fa comodo, senza paratie o controlli o blocchi che rallentino il vertiginoso volume dei loro affari, delle loro scommesse, delle loro gabole. Scrive a tale proposito Rampini su REPUBBLICA ) : Il "battito d'ali di farfalla dall'altra parte del pianeta che genera un uragano" non è un'immagine letteraria, è la teoria del caos che studiano i matematici. Tre, quattro farfalle in simultanea, possono piegare non solo la Torre di Tokyo ma un mondo senza paratìe né compartimenti stagni, dove il contagio delle crisi viaggia alla velocità della luce. " E lo stiamo vedendo i disastri che genera questo mondo voluto a forza , contro la natura, contro l'uomo, contro il bene dell'uomo, e lo chiamano progresso, mentendo vergognosamente Il nostro tempo è caratterizzato da grandi ambizioni, l'Uomo si fa grande , vuole il mondo, vuole governarlo, tutto. Si sente potente , si inorgoglisce del potere della scienza, il suo pensiero vuole libertà totale , e diventa arrogante e superbo, proprio come accade agli ignoranti. E si, perchè coloro che ignorano la intima realtà delle cose, vanno avanti con sicumera, a volte nel breve periodo gli va anche bene, ma arriva l'imponderabile, e colui che aveva voluto basarsi sulle proprie presunte certezze, cade e trascina con se spesso incolpevoli ed inermi, come fanno gli scalatori imprudenti o poco esperti. Oggi è il Giappone, la perla della scienza moderna e della tecnica che ne applica con coraggio e sicurezza i principi, e che purtroppo deve con dolore scoprire che non solo i grattacieli erano senza fondamenta, ma tutto l'ambaradan costruito con arroganza intorno all'uomo, ma non per l'uomo che invece, privato della sua identità più vera, era stato ridotto spesso a vivere nelle cabine armadio, moderno burattino che qualcuno riponeva nella scatola, dopo ore ed ore di duro lavoro in nome di non si sa che, chi sa, per il mercato o vattela apesca perchè o per chi. E l'uomo di fronte alla crudeltà dei suoi veri padroni non puo' che urlare muto come solo i giapponesi nella loro immensa dignità sanno fare, e come toccherà presumibilmente a molti di noi nel mondo, quel mondo che non è più dell'uomo e per l'uomo, ma degli speculatori e dei tecnocrati , termiti cieche e imbecilli che non si fermano, che non imparano dagli errori del passato e vanno avanti stolide ed egoiste convinte di esser riuscite a dominare la natura a loro uso e consumo. Ma la natura d'improvviso ribalta il rapporto, e capita quando meno te lo aspetti, e allora, come oggi in Giappone, è lei che domina l'uomo. E la paura del nucleare torna, insieme a quella per il terremoto . O se i nostri tecnocrati fossero meno ottusi, se deposta l'arroganza, si dedicassero allo studio dei miti antichi, forse, chi sa imparerebbero qualcosa, allargherebbero forse menti anguste da contadanari. Prometeo che ama l'uomo, Dedalo con la sua scienza fredda che resta avulsa dal progresso spirituale dell'uomo, indifferente al bene ed al male, paga di sè , che in qualche modo contamina l'inesperto Icaro che cerca alte vette senza esser pronto, e cade. Ma noi che del progresso tecnico usato per il male, siamo le vittime consacrate, non possiamo non renderci conto di quello che ci stanno facendo, saremmo davvero troppo stupidi a non avvederci che questi tecnocrati sono nani morali e spirituali che manovrano cose più grandi di loro con la sicumera che solo l'ignoranza da, e stanno distruggendo l'ambiente, la salute, la pace, incuranti dell'uomo reso in realtà schiavo e vittima come non mai, ridotto a povera cosa , scintilla di vita di cui non si ha rispetto alcuno.
![]()
Powered by AkoSuite 2007 |