SIN sono i siti a rischio tumore e sono 44 in Italia |
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Scritto da Marista Urru | |||||||||
lunedì 28 marzo 2011 | |||||||||
44 siti, e non leggo Civitavecchia, incredibile magia! Solo all'Enel è permesso fare simili prodigi. Ma c'è di più: "6.300.000 mc di emissioni ogni ora (perché tante sono) che fuoriusciranno dalla ciminiera di Torrevaldaliga nord conterranno, oltre al vapore ed indipendentemente dalla loro visibilità, 3450 t/a di ossidi di azoto, 2.100 t/a di ossidi di zolfo, 260 t/a di polveri sottili (nelle quali non sono considerate le ben più pericolose polveri ultrasottili di cui non è stimabile la quantità), 24 t/a di metalli pesanti quali mercurio, vanadio, nichel, cadmio, cromo, ammoniaca, etc, 8.400 t/a di monossido di carbonio (in deroga alle norme vigenti) e ben 10.300.000 t/a di anidride carbonica. Quali siano gli effetti di tali emissioni sulla salute della popolazione è cosa nota ed evidente ad ogni cittadino che sta verificando sulla propria pelle l'aggravarsi della già pesantissima percentuale di patologie tumorali, respiratorie e cardiocircolatorie in atto da circa un anno. Avremmo diritto ad esser segnalati , invece no e presto avremo anche un inceneritore, siamo sereni e fiduciosi: bollete alte e fumose come i fumi della Centrale, problemi di salute, e molti altri problemi legati al territorio , siamo sereni e fiduciosi , l'Enel pensa a noi. Si chiamano Sin (Siti d'interesse nazionale) e sono ben 44, sono i siti a rischio grave di tumore e sono stati individuati e mappati grazie allo Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento. Si tratta di zone particolarmente esposte, come le aree vicine a raffinerie, impianti siderurgici, discariche o inceneritori. Hanno lavorato a questa individuazione esperti dell'Istituto superiore di sanità, della sede di Roma dell'Organizzazione mondiale della sanità e dell'Università La Sapienza. Associazione italiana registro tumori (Airtum), ha di fatto dato il via ad un Convegno che si è tenuto il 16 marzo a Catanzaro e che è stato organizzato dall'Arpacal. Dal 1978 al 2003 circa un milione di residenti nel Paese si sono ammalati di cancro e di questi la metà è morto. L’ELENCO DEI SITI A RISCHIO - Ecco di seguito l’elenco completo dei siti.
Aree industriali Val Basento (Potenza/Matera), aree industriali Porto Torres (Sassari), aree litorale vesuviano (Napoli), bacino idrico fiume Sacco (Roma/Frosinone), Balangero (Torino), Bari – Fibronit, basso bacino del fiume Chienti (Fermo), Biancavilla (Catania), Bolzano, Brescia Caffaro, Brindisi, Broni (Pavia), Casale Monferrato (Alessandria), Cengio e Saliceto (Savona/Cuneo), Cerro al Lambro (Milano), Cogoleto-Stoppani (Genova), Crotone-Cassano-Cerchiara (Crotone/Cosenza), Emarese (Aosta), Falconara Marittima (Ancona), Fidenza (Parma), Gela (Caltanisetta), laghi di Mantova e polo chimico, laguna di Grado e Marano (Udine/Gorizia), litorale Domizio Flegreo (Caserta/Napoli), Livorno, Manfredonia (Foggia), Massa Carrara, Milazzo (Messina), Orbetello (Grosseto)..........
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