Acqua : occhi aperti! Un diritto da rafforzare, un bene pubblico da proteggere. Quanto ci fregano?

Scritto da Marista Urru   
luned́ 25 aprile 2011
desertificazioneDesertificazione avanza

Quanto ce ne hanno parlato dell'importanza di non "sprecare l'acqua!" E a tutta prima non ci siamo insospettiti, volenterose maestre hanno invitato i bimbi a fare disegnini, temini, sull'acqua da non sprecare, per poi esporli nei supermercati, che le mamme vedessero, capissero. Ma cosa dovevamo capire? Semplice che poichè l'acqua è bene che in futuro potrebbe scarseggiare, alcune consuetudini dovranno cambiare. Fin qui giusto.

E cominciò la musica sulla necessità di risparmiare l'acqua che noi sciocchi stavamo sprecando, ci aiutò invero a capire come comportarci un certo Al Gore che girava il mondo predicando di non tirare lo sciacquone, di limitare le docce e simili cretinerie, molti ne furono affascinati,i guru che invitano a sacrifici idioti piacciono molto, poi si scoprì che il guru aveva più di una casa e più di una piscina di dimensioni più che notevoli, e fummo liberi almeno dalle sue strampalerie.



 

Un  problema vero per altro della acqua era ed è che veniva sprecata nel mondo grazie alle falle nella rete idrica, mai veramente curate, e grazie ad altre allegre sconcezze portate avanti alle nostre spalle delle quali farò cenno in seguito.

Nel frattempo dalle tubature usciva ed esce, almeno in Italia , acqua sporca, inquinata, spesso terrosa, e abitata da vermetti vari. Scoprimmo poi che tale acqua era arricchita da cloro, o da diossina o da cianuro.. insomma ci precipitammo più di prima a comperare acqua in bottiglia, senza interrogarci troppo su chi ci si stava arricchendo e come funzionava il giochino, che durò indisturbato finchè in tv e giornali non aumentò il battage che avrebbe dovuto insospettirci: tutti contro il consumo di acqua minerale e pro acqua del rubinetto, sorvolando ovviamente sulle magnifiche proprietà dell'acqua dei nostri rubinetti, ma colpevolizzando coscienziosamente gli Italiani i " maggiori consumatori di acqua in bottiglia in Europa"

Gatta ci covava e finalmente la gatta si mostrò: sempre sorvolando o quasi sui regali miliardari fatti alle multinazionali che imbottigliavano l'acqua i cui nomi invero ai più erano ignoti, si cominciò a meglio definire la musica: noi eravamo dei consumatori dissennati e invece il problema diventava sempre più grave, soprattutto stava a noi responsabilizzarci sulla sorte dei paesi poveri.

Questa fase , grazie anche alla sollecitazione costituita dall'accenno alle nostre responsabilità di gran bevitori di acqua nei vonfronti dei paesi poveri, fece registrare un  divertente proliferare, nei vari blog impegnati, di post abbastanza ridicoli colmi di mea culpa, ma eravamo ignari e distratti, come sempre. Intanto le multinazionali operavano al meglio come solo loro sanno fare, nei Paesi poveri, aprendo allegre chiazze di deserto qua e là.

I potenti poveretti erano sempre più allarmati per un'acqua sempre più rara all'interno di città sempre più affollate da noi scimmie inconsapevoli che rifiutavamo di berci terra, vermi, cianuro , diossina , cloro e chi sa che altro , e, sperando fosse meno lurida optavamo per l'acqua in bottiglia.. hai visto mai fosse meno peggio!

Rassegnati sapevamo ormai che le multinazionali erano le stesse che volevano il servizio idrico da gestire e cominciavamo a capire che ora volevano tutto il cucuczzaro, in attesa, già si infiltravani felici nel ricco business della distribuzione dell'acqua. E probabilmente  anche in quello di filtri per acqua di casa, fingendo una lotta alle cattive multinazionali imbottigliatrici., non ci sarebbe niente di inedito.

Molti Italiani comunque hanno messo filtri, per poi scoprire che per lo più erano fuffa. Ci piace tanto farci fregare .

Gli articoli allarmati continuarono: ci fecero sapere che la crescita della popolazione urbana avanza al ritmo di due persone al secondo, roba da vertigini, anche se restammo un po' straniti da una simile affermazione che faceva cazzotti con altre del tipo: Aiuto gli Italiani non fanno figli e morti e nascite si equivalgono, apriamo le porte ai rom!

Poi finalmente l'Onu dichiara l'acqua diritto umano, e lo fa sotto la spinta della Bolivia, che aveva condotto una magistrale guerra per l'acqua . Beato chi ne sa qualcosa: da noi la stampa tacque con esemplare ed eroica fermezza. Quanti hanno potuto esser al corrente di quello che accadeva in Bolivia dove, dopo una guerra per l'acqua erano riusciti ad ottenere che il riconoscimento del diritto all’acqua venisse espressamente citato nella nella Costituzione e istituivano immediatamente uno specifico Ministero per guidarne la concretizzazione?

Pensate che con la guerra dell'acqua fecero cadere il Governo corrotto che aveva svenduto l’acqua alle multinazionali. Noi non ne saremmo capaci, resteremmo intrappolati in sofismi bugiardi che chiamassero bianco ciò che è nero e lo accetteremmo. Dite di no? Vedremo. E poi noi dovremmo abbattere governo e finta opposizione, siamo sempre fortunati, noi.

Intanto in breve vediamo cosa oltre lo sciacquone , le docce, le tubature vecchie, gli orticelli, sta erodendo la riserva d'acqua del pianeta, almeno le due fonti di degrado più vispe:

Agricoltura nei paesi poco sviluppati

Un dramma di cui non si parla nè scrive quanto si dovrebbe. Le multinazionali promisero che con le nuove tecniche avrebbero vinto la fame nel mondo. Balle, in realtà la fame è aumentata, laddove sono arrivate con i loro OGM e con i pesticidi si è determinato

l’impoverimento dei terreni

Si calcola che tra i 20 ed i 30 milioni di ettari di terreno sono stati distrutti rendendo delle aree agricole inutilizzabili, e molti contadini sono rimasti senza terra.


Non ce lo avevano detto, ma per coltivare gli OGM necessita molta acqua per irrigare . L’irrigazione eccessiva causa la lisciviazione del terreno: il terreno perde nutrienti che vengono dissolti ed eliminati dall’acqua in eccesso, provocando un’alta salinità dello stesso che viene reso improduttivo, ed ecco la famosa desertificazione a cosa ed a chi è dovuta , ma non basta, abbiamo anche avuto grazie alle multinazionali, l’impoverimento delle falde acquifere, nei paesi siccitosi questo ha creato gravi problemi anche di salute.


Centrali Nucleari

Sapete quanta acqua consuma una Centrale Nucleare'?


Una piccola centrale da 1000 MWatt (1 GWatt) ha bisogno di 1.800.000 litri di acqua ogni minuto, cioè 30.000 litri al secondo, circa un terzo della portata del nostro Po, solo per raffreddare i reattori. 

Questo è il motivo per cui le centrali vengono costruite vicino a fonti di acqua fresca: mari, laghi e fiumi. 

In Francia, il 40% di TUTTA l’acqua consumata in un solo anno viene usata per raffreddare i propri reattori nucleari! ( DA SCIENZA E CONOSCENZA )

In Italia abbiamo le centrali idroelettriche, anche quelle non scherzano, ne scriveremo.

 

INCENERITORI E  SIMILI

I rifiuti  vanno sistemati in qulache modo, ma avete mai saputo come funzionano davvero, e quanta acqua consumano? No, perchè ci informano sempre a metà, se va bene.

Io intanto  vi  do questp dato preso al volo dal web, per cominciare a capire di che stiamo disquisendo, di che consumi di acqua e.. mi raccomando, non tirate  lo sciacquone!Wink

- Ma di quanta acqua ha bisogno, veramente, un inceneritore?  Una risposta la fornisce il sito del Comune di Rivalta (To) per il termovalorizzatore della Provincia di Torino, che mostra, tra gli altri, un dato impressionante: il consumo di 2,16 kg di acqua per ogni kg di materiale bruciato! Un inceneritore da 120.000 tonnellate consumerà in un anno circa 260.000 metri cubi di acqua, 260 milioni di litri pari al fabbisogno di oltre tremila persone.-

 

termovalorizzatore schema

termovalorizzatore schema








BOLLETTE

Le bollette aumentano, il servizio resta invariato, mi imbatto in un articolo del giornalista Giuseppe Altamore che sulla Acqua spa ha scritto un libro – inchiesta, nessuno lo ha querelato , immagino sia attendibile ed afferma: "Con la bolletta paghiamo i giochi finanziari delle multinazionali". Normale, sono soggetti privati, mi chiedo io se potevamo aspettarci qualcosa di diverso

"Nell'acqua italiana ci sono le mani di 12 gruppi quotati in borsa. E gli stranieri controllano già molte società.


Acea:"Prendiamo Acea: fa riferimento per il 51 per cento al Comune di Roma, il resto però è capitale flottante con una cospicua partecipazione di Suez-Ondeo, intorno all'11 per cento". Lo abbiamo raggiunto per cercare di capire meglio la situazione attuale:

Dunque i soldi delle nostre bollette finiscono anche in tasche straniere?
"Paghiamo per i profitti e per i giochi di borsa di queste multinazionali o di fondi pensionistici pure non italiani. Consideriamo ad esempio il caso della Sicilacque Spa: si occupa di opere di abduzione e acquedottistica ed è controllata al 75 per cento da una società mista Enel-Veolia".

E' il modello pubblico-privato tanto caro ai francesi:
"La stessa Veolia Water gestisce l'importante depuratore di Nosedo. Senza dimenticare che le multinazionali straniere hanno messo le mani sull'Ato di Arezzo".
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