SPAGNA : 58 mila INDIGNADOS in piazza, e in Italia che aspettiamo INDIGNIAMOCI!! |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 21 maggio 2011 | ||||||||
(AGI) Madrid - La protesta dei giovani spagnoli, gli 'indignati', corre su Facebook e raccoglie adepti in altre capitali europee. Manifestazioni si sono svolte a Gerusalemme e a Budapest, e altre sono previste a Praga, Vienna e Bruxelles. Nella capitale ungherese, decine di giovani studenti Erasmus, insieme a simpatizzanti locali, si sono riuniti di fronte all'ambasciata spagnola, sventolando cartelloni e sostenendo di essere "stanchi" e incapaci di "sopportare oltre". Si estende cosi' la contestazione che da domenica tiene banco in Spagna, a cominciare dalla capitale dove migliaia di giovani, e meno giovani, si sono accampati a Puerta del Sol per protestare contro la disoccupazione altissima, l'economia stagnante, i tagli del governo e il sistema politico bipolare .
Non stanno certo meglio dei giovani Spagnoli quelli Italiani e nemmeno gli adulti stanno tanto bene dalle nostre parti. Di motivi per indignarci ne abbiamo a pacchi, e non solo a causa della crisi, da noi le cose non andavano bene già prima, a prescindere, e la crisi si innesta su un terreno disastrato, in un Paese ricco di disparità, ingiustizie prepotenze e ruberie contro i piccoli. E siamo qui a litigare fra noi ed ad ascoltare i corifei del potere che spargono sapientemente dallo schermo camomilla o peperoncino a seconda della convenienza. Davvero Italiani non pensate che la misura è ormai colma? Ci stanno massacrando se non ve ne siete accorti, siamo i cittadini meno cittadini e più sudditi d'europa. Cavolo, ma vi piace davvero tanto esser presi per i fondelli? Siete felici di esser bistrattati, costretti a pagamenti surreali di bollette e tariffe gonfiate quando non addirittura di fantasia, senza che vi sia data realmente la possibilità di accertare il vero? Vi piace pagare per vivere in città luride, usare treni luridi essere magari pure trattati male dagli addetti? Chi si sta arricchendo oltre ogni misura approfittando della nostra pazienza? E voi ve ne fregate, non vi indignate! Pazzesco. Vi piace che vi si prenda per i fondelli anche in banca dove pagate i conti correnti anche tre volte più che gli altri utenti in Europa? Vi piace esser derubati dalle Assicurazioni? Vi piace davvero vedere distrutto ogni bene anche ambientale, non curati i giardini pubblici , non controllabili le emissioni delle centrali elettriche sorte laddove a voi non sembrava opportuno? Non vi fa davvero nessun effetto vedere quanti bambini ogni anno in più si ammalano di cancro? Davvero credete sia inevitabile? Davvero non vi rendete conto del significato e delle responsabilità di questa crisi voluta, cercata, per meglio impaniarvi? Non vedete che questi pazzi irresponsabili stanno inducendo nei Paesi una recessione sociale studiata a tavolino? Occupatevi del vostro interesse, difendete i vostri diritti, è ora di cominciare a farlo, di smettere di cercare l'appoggio dell'amico impiegato, sindaco, bancario, rendetevi conto che questa gente non aiuta nessuno!! Solo il pretendere che siano rispettati i vostri diritti vi aiuterà a non finire in mezzo ad una strada!!!
E il decreto sullo sviluppo del Tremonti che credete che produrrà dal momento in cui vi ha smontato la legge anti usura? Quanti ancora in Italia si debbono veder privati dei loro beni per attribuirli al potere finanziario o al Moloch burocratico? E tutto, senza potersi nemmeno difendere? Non fate spallucce, non è vero che capita solo agli altri, purtroppo non è così.
Anche un moderato come Andrea Mazzalai sul suo blog invita alla ribellione:
- Non è più tempo solo di resistere, ma
di passare all’azione, un’azione comune, perché ormai si è
infranta l’illusione della salvezza individuale. Per raccontare chi
siamo e non essere raccontati, per vivere e non sopravvivere, per
stare insieme e non da soli
Mentre su crisis.blogosfere.it Debora
Billi nota con acume che probabilmente governo, Istituzioni e media
ormai se la aspettano una qualche ribellione nel Paese. E riporta una
dichiarazione di Paolo Mieli ad anno zero: Quando i cittadini non vengono ascoltati, prima o poi ricorrono alla violenza. E se i pastori sardi o chiunque altro finiscono col ricorrere alla violenza, non si può dar loro la colpa: la colpa è di chi non li ha ascoltati. Ed è quello che stanno facendo i nostri governanti, non ci ascoltano, ma fanno finte concessioni perchè nulla cambi. Non è accettabile, hanno rubato presente e futuro a troppi di noi, altro che tavoli di lavoro con volpi e sciacalli, debbono ascoltare NOI che siamo stufi di fare i polli da dare in pasto a volpi, sciacalli e marioli di tutti i tipi.
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