Mamma, mamma, ma la UE a che serve? |
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Scritto da Marista Urru | |||||||||||
mercoledì 08 giugno 2011 | |||||||||||
Pensate di dover rispondere a vostro figlio piccolo, ma non piccolissimo, che vi ponga la domanda topica : "Mamma, ma la Ue a che serve?" Terribile vero? Se cominciate con le solite menate che ci hanno raccontato a noi, a meno che non stiate parlando ad un fantolino implume e col ciucciotto, un bamboccione vero, vi farà presto notare che lui ha orecchiato disastri, ha visto facce scure, gente che urla in piazza, sangue e manganelli. Ora non si sa nemmeno se si può mangiare l'insalata e al mercato della frutta sono incainati, non incassano, e vogliono andare in massa a protestare, non hanno i soldi per le tasse, un tizio si è ammazzato e il bambino ha sentito i discorsi, non ha capito molto, ma è spaventato. Insomma a che ci è servito entrare nella UE, oltre che a sobbarcarci, sia pure in condominio, il costo di un nuovo Parlamento e multe e nuove tasse, e scortesie, e qualche sgradito sgambetto? Non è peregrino chiederselo, il governatore del Veneto, Zaia , uno che non le dice alle spalle, lo ha detto chiaramente: L'Europa e' del tutto ''inutile'' sul fronte agricoltura e da quando Dacian Ciolos e' stato nominato commissario Ue, il settore in Veneto non ha avuto nessun ''giovamento''.”Da soli stiamo cercando di risolvere la crisi'' alludendo ai danni enomi causati dal batterio che si vuole misterioso; ì fuor dei denti Zaia ha espresso quello che molti borbottano, e cioè che se l'Europa pensasse meno agli interessi delle multinazionali, le cose andrebbero meglio per la agricoltura, e non solo. Di Zaia ce ne è uno solo, purtroppo. Abbiamo avuto ed avremo problemi con l' immigrazione avendo rivolte e guerre alle porte. La UE con i suoi inutili superburocrati ha balbettato, rinviato, ciangottato e poi ci ha detto “Arrangiatevi”, bravi, vale la pena farsi spremere e impoverirsi solo per esser presi a calci da costoro che non vedono l'ora di metterci sul gobbo una nuova tassa per ampliare ancor di più la avida burokrazia. Grecia, non parliamo del pasticcio Grecia, ci costa soldi, miliardi di euro, quando poi si scopre che: (Reuters) - L'esposizione delle banche italiane nei confronti della Grecia è pari a 4,1 miliardi di dollari, che si riducono a 2,35 miliardi se si restringe il campo ai soli titoli di Stato greci. Cifre nettamente inferiori ad altri paesi europei quali Francia e Germania. E' quanto emerge dai dati della Banca dei regolamenti internazionali (Bri) pubblicati nell'ultimo rapporto trimestrale e relativo al quarto trimestre 2010. Le banche tedesche sono esposte verso il debito pubblico greco per 22,65 miliardi di dollari, mentre verso l'intero sistema paese (con l'aggiunta di banche e settore privato) la cifra sale a 33,97 miliardi. Gli istituti francesi hanno un'esposizione verso il debito greco di 14,96 miliardi e di 56,74 miliardi verso la Grecia nel suo complesso. L'esposizione delle banche europee verso i titoli di Stato greci è di 52,26 miliardi; verso l'intero sistema paese sale a 136,32 miliardi di dollari. Borsaitaliana
E come ciliegina su una torta maleodorante, malriuscita, che ci fanno ingollare a forza, ci mettiamo la politica monetaria della BCE, che sarà anche una gran cosa, ei o non capisco niente, però a noi Italiani ci sta mettendo in mutande!! Ma ai Tedeschi pure ed i Francesi non son contenti, gli Spagnoli sono ad un passo dal fare il botto.. e mi fermo se no piango. Mi sento come se fossi con la mia famiglia ridotta ad esser pasto per famelici animalacci.
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