Scelta del sito per una discarica nel Lazio, sovrana la logica del passato

Scritto da Marista Urru   
lunedì 04 giugno 2012


malagrotta
La mondezza in discarica: brutta e puzzolente, ma non marziana, c'è sempre stata, e non ricordo che le discariche fossero mediamente accompagnate da liti e diatribe annose. Si cercava di metterle lontane dai centri abitati, lontane dai campi coltivati e per lo più ci si riusciva. Certo eravamo meno edotti sugli effetti dei fumi e degli scoli, ma  non ho mai visto in passato come purtroppo capita  e sempre più spesso  una intera famiglia , a poco a poco, decimata da tumori: ora accade e qualche sospetto sulla salubrità ambientale del lazio è comprensibile.

 In compenso certe attività fanno girare un sacco di soldi e questa è l'epoca del profitto  per pochi ed ad ogni costo.




PAGARE LE TASSE E' BELLO ed E' UN DOVERE? 

Girano molti soldi intorno allo smaltimento dei rifiuti, si litiga per spartirsi la torta  e tutto resta fermo nelle more della composizione di conflitti, di interessi, accordi  e ben note amenità. 

Le discariche rendono oro, ma rende oro anche la trasformazione del materiale ivi custodito, oro che non si traduce nel bel Paese in vantaggio per i cittadini, in riduzione di tasse o tariffe, non sia mai, agli Italiani resta  l'inquinamento, i costi dell'ambaradan e le multe dalla Europa, altro carrozzone burocratico, simile ai nostri,  sempre pronta ad inzuppare il pane nei redditi dei sudditi, così che noi italiani siamo due volte vittime anche a causa dalle lungaggini della nostra pletorica  Pa, che si avviluppano agli interessi occulti dei politici, ed a quelli palesi dei privati.

Privato è bello e Malagrotta  a Roma,  40 anni di discarica opaca e maleodorante nel Lazio, ne è un esempio: poltiglia olezzante di interessi, accordi, compromessi, scelte apparentemente assurde, ma che rendono  un sacco di soldi  ovviamente regolarmente e con destrezza sfilati  dalle tasche dei contribuenti.

Pagare  quindi  slte tasse e tariffe è un  OBBLIGO ODIOSO ED IMPOSTO CON LA FORZA,  percepito come ingiusto e spesso  addirittura come criminalmente imposto, ma onestamente , cosa altro ci si può aspettare dalle vittime?

Comunque a Pian dell'Olmo si farà, anche se il sito dovesse apparre inadeguato, la discarica provvisoria, che imbarcherà, disposizioni Ue, solo rifiuti trattati, e vedremo se anche questa dei rifiuti trattati sarà fiaba o realtà,


Sospettare è legittimo laddove si  ritiene normale programmare una megadiscarica a Corcolle a 700 m da una villa proclamata patrimonio della umanità, fra lo sgomento del mondo “di fuori”, tanto più che il sito scelto  insiste sulle condotte dell'acqua potabile che servono la città di Roma.

Proteste doverose che arrivano da tutta Italia e da fuori Italia:  salta il prefetto, arriva un Commissario ai rifiuti, il Prefetto Sottile, che in breve sceglie il sito : una cava posta a  pian dell'Olmo.

Il Ministero dell'Ambiente fa sapere che la scelta è stata condivisa da Comune, Provincia e Regione,  come se questo costituisca patente di ragionevolezza e salubrità,   infatti da giorni da giorni gli abitanti della zona protestano. Son matti? Manco un po'. E ci si chiede chi e come propone questi siti.. ma ci va qualcuno sul luogo a controllare dove cappero butteranno il pattume, quali danni si potrebbero  causare, visto che il personale per questo lavoretto non credo dovrebbe mancare: fa ridere o piangere  constatere quanti sono  l'esercito di dipendenti che la PA ci fa mantenere, dovrebbero lavorare che è un piacere, invece ti vanno a scegliere una cava a Pian dell'Olmo a 500 metri da una scuola di Riano e ad una area sottoposta a vincolo archeologico. Questa cava dovrebbe sostituire l'enorme discarica di Malagrotta, oggetto di un eterno tormentone . Possibile non si siano  documentati?

Dimenticavo un particolare : anche questo terreno appartiene al patron di Malagrotta e di altre attività nel campo dei rifiuti, un avvocato di oltre 80 anni Manlio Cerroni. Intanto il nonnetto dei rifiuti pare stia per incassare 250 milioni di euro dal Governo per il bruciatore di Albano, anche se in diversi siti si denuncia che benchè l’inceneritore di Malagrotta, tecnologia Termoselect, sempre del su detto Avvocato, sia fermo dal 10 ottobre 2011 pare per cattivo funzionamento il Governo Monti ha affidato a Cerroni senza gara nazionale o internazionale ma a trattativa riservata, la costruzione dell’inceneritore di Albano basato su tecnologia Termoselect.

E se non sbaglio questo inceneritore  sarebbe nei pressi, per caso, sempre per caso , di fertili terreni di piccoli agricoltori piantati ad uve da vino pregiate e coltivate  a carissimo prezzo con metodo biologico. Gli agricoltori, che rompiballe, non son contenti e protestano,  anni di lavoro per vedersi magari negare la certificazione  del biologico, e non capiscono che questo è il Governo che salverà il Paese!

Oggi 5 Giugno: è deciso a Pian dell'Olmo la discarica provvisoria che imbarcherà, secondo le disposizioni Ue, solo rifiuti trattati, e nemmeno questo traguardo sarà tanto semplice, e la vedremo.

Intanta sembra  che continueranno le proteste contro l'ennesima decisione fatta passare  a forza alla maniera italiana,  grazie alla spinta della forse ricercata emergenza e della minaccia delle sanzioni UE

dal Corriere 

LE SANZIONI DELL'UE - Ma l'ipotesi più accreditata per la nuova discarica era sembrata fin da subito quella di Pian dell'Olmo, nel territorio del XX Municipio, al confine con il Comune di Riano. Sottile, che ha cercato la massima condivisione sulla scelta, per giorni ha analizzando le varie aree prese in esame dagli studi della Regione. Sulla decisione finale ha pesato anche il monito arrivato nei giorni scorsi dall'Ue, che ha concesso due mesi per rispettare le direttive comunitarie e ammassare nelle discariche del Lazio, compresa Malagrotta, «solo rifiuti trattati». Se anche stavolta le richieste di Bruxelles non dovessero essere ascoltate, il Lazio rischia pesantissime sanzioni.


Per saperne di più


http://www.noinceneritorealbano.it/index.php?limitstart=10


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