Il fuoco di Olimpia, importanza dei simboli, Prometeo |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||||
giovedì 10 aprile 2008 | ||||||||||
Noi siamo abituati a vedere la fiaccola delle Olimpiadi come simbolo dei giochi Olimpici e in genere non andiamo oltre. Riandare sia pure brevemente alla storia delle Olimpiadi e ricordarne i simboli , cercando di comprenderne i significati, aiuta a capire l’importanza che si attribuisce a questi giochiIl fuoco, il simbolo più evidente, veniva tenuto acceso per tutto il tempo della durata dei giochi, questo nonavveniva a caso visto che i giochi si svolgevano in onore di Zeus e per tutta la loro durata nella Grecia venivano sospese le guerre, da cui la tradizione ancora attuale della tregua olimpica.Teodosio sospese i Giochi come espressione del paganesimo, ma nel XVII secolo si tennero in Inghilterra eventi sportivi nel nome di Olimpia, accadde in Francia e in Grecia, finchè il barone De Coubertin nella metà del XIX secolo, meditando sui motivi profondi che avevano causato la sconfitta dei francesi nella guerra contro la Prussia, individuò una spiegazione nel fatto che i francesi non erano fisicamente preparati. Pensò inoltre che permettere ai giovani di varie nazioni di misurarsi fra loro e di confrontarsi in gare sportive praticate con spirito di pace, avrebbe di sicuro migliorato i rapporti tra le nazioni. Da queste considerazioni la determinazione di fare rinascere le Olimpiadi e si ebbero i primi giochi olimpici della era Moderna in Grecia ad Atene: era il 1896. Oggi questa la tradizione in piena continuità col passato : la fiamma viene accesa qualche mese prima dell’inizio delle Olimpiadi a Olimpia, in Grecia, l’accensione deve avvenire rigorosamente per mezzo dei raggi del sole. Una volta accesa, tramite la fiaccola è trasportata da diversi tedofori in una grande corsa a staffetta che ricorda una gara classica dei greci, in cui gli atleti si passano una fiaccola, ed attraversa regioni, paesi e continenti per arrivare nel Paese sede di turno dei Giochi Il giorno dell’inaugurazione dei Giochi la fiamma fa il suo ingresso allo stadio : è un momento solenne, il clou della cerimonia di apertura; si accende il braciere olimpico che arderà per tutta la durata delle gare. L’ultimo tedoforo dei tanti che hanno compiuto il lungo viaggio ha il compito di accendere il braciere mentre contemporaneamente vengono liberate delle colombe, simbolo di pace. Infine tutti i portabandiera dei vari paesi si riuniscono attorno ad un podio dove un rappresentante degli atleti e uno dei giudici di gara pronunciano il giuramento olimpico, per cui si impegnano tutti a gareggiare e giudicare secondo lo spirito e le regole dei Giochi . Come si vede abbiamo precisi simboli : i cinque cerchi della bandiera olimpica, che viene issata ad ogni edizione dei Giochi a partire dal 1920, raffigurano i continenti: Europa, Asia, Africa, America, Oceania, e l’intrecciarsi degli anelli simboleggia la universalità dello spirito olimpico. Anche i colori hanno un significato preciso : il blu, il giallo, il verde, il rosso, il nero, in campo bianco, rappresentano i colori all’epoca di Coubertin presenti in tutte le bandiere degli stati partecipanti. Ma veniamo al simbolo principe delle Olimpiadi: la fiamma nei racconti della mitologia greca.il significato di aver dedicato i Giochi a Zeus. Il mito di Prometeo , dio che ruba agli dei la sacra scintilla del fuoco e la porta sulla terra simboleggia la ragione, la libertà e la creatività umana; come raccontato da Platone ci fu un tempo in cui l’uomo non esisteva, esistevano solo gli dei che quando decisero di popolare la terra con stirpi mortali vollero preparare delle qualità da distribuire fra tutte e diedero incarico a Prometeo ed Epimeteo di distribuirle. Questo ultimo convinse Prometeo a lasciar fare a lui la distribuzione e si impegno’ moltissimo : ad alcuni esseri mortali diede la forza, a quelli più deboli invece la velocità, ad alcuni le corna, ad altri le ali, ad alcuni pellicce contro il freddo e così via cercando di essere più equilibrato possibile in modo che ogni specie avesse il modo per sopravvivere e trovare i mezzi di sussistenza. Ma si regolo’ male e per l’uomo non restarono qualità. Prometeo quando se ne accorse e vide l’uomo nudo ed indifeso, impossibilitato a procurarsi mezzi di sussistenza, ne ebbe pietà, rubò quindi ad Atena la tecnica, ma dovette rubare insieme anche il fuoco ad Efesto: infatti era impossibile per chiunque usare la tecnica senza fuoco . Donò quindi ambedue all’uomo perchè potesse usare la tecnica e la ragione per sopravvivere, unica stirpe che ebbe la ragione, anche se come racconta Platone c l’uomo rimase privo della virtù politica che si trovava nella dimora di Zeus. Solo che quella della virtù politica è la continuazione della storia di cui riparlero’ . Tornando al fuoco rubato da Prometeo agli dei e portato sulla terra : il mito ci dice che intelligenza e tecnica stanno insieme , la tecnica senza la ragione, senza l’intelligenza non funge e il mito di Prometeo simboleggia egregiamente questa verità. Prometeo fu punito per aver dato la ragione, la civiltà agli uomini, solo gli dei potevano possederla.. La luce della fiamma di Olimpia , il fuoco di Zeus, il ricordo di quel mito , rinnova ogni volta i valori di unione e pace tra i popoli, il coraggio, la fratellanza, la solidarietà, valori che si raggiungono grazie al fuoco , simbolo di “ragione” che illumina la tecnica, portando appunto la civiltà, la fratellanza e con esse la PACE. De Coubertin in questa ottica volle i cinque cerchi che ora, sempre accesi a Losanna davanti alla sede del CIO, simboleggiano la collaborazione, il confronto, la pace tra i popoli illuminata dalla ragione. Ora mi sapete dire i fatti di Cina e Tibet come trovano una inquadratura nel simbolismo, nei significati qui riportati? Io non ci riesco. Ragione, pace, fratellanza, solidarietà., come si coniugano con quel che sappiamo della repressione in Tibet, con le immagini di morte e sangue, con le immagini dei militari che si travestono da monaci quei principi eterni che ci portiamo nella nostra cultura dai tempi nientepopodimeno che di Platone? Dovremmo abiurare a tali principi in nome del mercato, di quello stesso mercato che sta impoverendo noi Italiani comuni ed arricchendo i Poteri Forti e le lobby
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