I mille volti dell'amore - La ragazza di Bube : l'amore giovane |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 18 ottobre 2008 | ||||||||
Questo romanzo di Cassola, premio
Strega nel 1960, sollevò come è facile immaginare mille e mille polemiche. Di
fatto è il racconto di una storia vera vissuta da un ex partigiano e del suo amore per Mara. Tramite un delicato e lineare racconto di una delle più belle storie d'amore scritte, mette in luce alcune contraddizioni della Resistenza e di molti che vi parteciparono. Leggerlo ora, o rileggerlo a seconda dei casi, a mio avviso aiuterà molti a ricordare ed i giovani a comprendere , per quanto è possibile, in che clima i giovani della Resistenza si erano trovati coinvolti, spesso loro malgrado, e come la ideologia della violenza in cui erano stati assorbiti alla fine avesse lasciato molti di loro , e spesso i più idealisti e “puri”, amareggiati, delusi e con la percezione di essere stati in qualche modo traditi, come se fossero stati privati della giovinezza.
E' vero che loro stessi hanno si son rovinati , come Bube stesso comprende, ma la rabbia nasce dalla tardiva comprensione di essere stati inconsapevoli strumenti di amici, politica, e del clima di odio che inevitabilmente il fascismo aveva portato.
Ma al di là di queste considerazioni storico – politiche, il personaggio che
più interessa del libro , è Mara, “la ragazza di Bube”, una adolescente che si
trova legata ad un “eroe romantico” e gigione di periferia più per gioco che
per convinzione.
Mara è tanto giovane da voler ancora giocare con l’amore, provare il suo potere sull’innammorato e civetta , curiosa, ed un po’ egoista, lo considera anche come un mezzo per vantarsi con le amiche. Però quando poi Bube, preso dal suo ruolo, si trova praticamente spinto ad uccidere il figlio di un maresciallo con cui insieme ai suoi amici aveva avuto una rissa, convinti che fosse un fascista, ( si seppe poi dopo anni che era un eroe della resistenza), l’amore di Mara subirà un a trasformazione Questo delitto porterà il ragazzo in carcere per molti anni, ed è a questo punto che Mara si lega a lui e diventa indissolubilmente la “ragazza di Bube”, di quel ragazzo che da eroe di guerra, si trasforma in un giovane consapevole di essere stato usato come strumento di violenza dal partito che non lo ha poi difeso come lui pensava fosse giusto, fino a prender consapevolezza di quello che il suo gesto implica: capisce che è irrimediabilmente un assassino, e non si sente neanche giustificato dalla giovane età o dalla vita difficile condotta, ed a Mara che lo consola ::”eri così giovane.. non potevi capire” Bube ormai maturo e consapevole risponde : “ Non vuole dire essere giovane. Tanti altri erano giovani come me, eppure non hanno mica fatto quello che ho fatto io”. Poi in un secondo momento, arriverà a considerare le responsabilità degli amici più maturi ed istruiti di lui che lo spinsero all’atto inconsulto e dopo non lo consigliarono di andare costituirsi, se avesse avuto allora la coscienza del male fatto, lui di certo si sarebbe costituito.. il giovane scanzonato, timido ed inconsapevole, si trasforma in un uomo amareggiato, deluso dagli amici e dalla politica, sconfitto. Ed è a questo uomo che Mara si lega indissolubilmente, anche lei diventata, attraverso il dolore , donna matura, forte che guarda alla vita con coraggio. Dirà parlando della gente che trincia giudizi superficiali: “È cattiva la gente che non ha provato dolore. Perché quando si prova il dolore, non si può più voler male a nessuno” Un romanzo famoso, ripreso da un film altrettanto famoso , in cui Claudia Cardinale impersona Mara
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