L’Occidente dei valori perduti ed il valore di una vita

Scritto da Marista Urru   
venerdì 16 gennaio 2009
Terroristi impuniti e il valore di un vita.


Riporto un commento di Lino su post  di Marcello Foa  dedicato alla sostanziale impunità assicurata all’estero a molti terroristi omicidi.

 

http://blog.ilgiornale.it/foa/2009/01/15/battisti-libero-grazie-a-carla-bruni/#comments

Curcio e Franceschini sono liberi da tre lustri.
L’ideologo omicida Giovanni Senzani ha scontato 17 anni.
Mario Moretti (6 ergastoli) ne ha scontati 16 (di anni non di ergastoli).
Alessio Casimirri (6 ergastoli) non ha scontato neppure un giorno e vive felicemente in Nicaragua.
Barbara Balzerani (6 ergastoli) è in semilibertà da sette anni.
Tutto qui? no.
Sergio D’Elia (terrorista di Prima Linea condannato a 30 anni per l’omicidio dell’agente di polizia Fausto Dionisi) nominato a suo tempo segretario della Camera dei Deputati (stipendio: 30.000 euro mese).
Roberto Del Bello (condannato per “associazione con finalità di terrorismo e partecipazione a banda armata”) nominato a suo tempo segretario particolare del sottosegretario all’Interno.
Daniele Farina (condannato nel ‘86, nel ‘98 e nel 2000 per detenzione di molotov, guerriglia urbana e occupazione) nominato a suo tempo vicepresidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.
Silvia Baraldini ((condannata per terrorismo) consulente a suo tempo del Comune di Roma.)

Torna in Italia, Battisti! sei più sicuro.

 

“L’Occidente è in crisi di valori,” “abbiamo perso i vecchi valori”, queste e frasi simili sono diventate pane quotidiano sulla stampa, in Tv , nei blog.

 

Ed è un po’ di tempo che  ormai una domanda si impone, a proposito di valori: quanto vale una vita?

 

Non è facile rispondere: se la fai a bruciapelo a chiunque ti risponderà che una vita vale moltissimo,  e tra le frasi fatte ed i concetti “corretti” e comunemente accettati trovi quello che suona più o meno così : “ Se fosse anche solo per salvare una vita, il gioco ( in genere ) varrebbe il sacrificio  (altrui)”, un gran bel concetto che ammanta il parlante o lo scrivente di una aura di nobile sentire.

Ma poi vediamo che succede nella realtà del nostro Paese: l' esempio più banale .

Gli  ospedali,

 




Nella Sanità abbiamo professionalità più che valide,  pure una serie di motivi e di sporchi interessucci ( specie nelle realtà nascoste del sistema) fanno si che  capiti con una certa frequenza che malati poco gravi o curabili ne escano in bara o irrimediabilmente  minati nel fisico   e tentare di nascondercelo è da fessi : un errore, una disposizione del primario non seguita per rivalità interne stava per uccidere una persona a me cara, tentare di avere giustizia?
GIUSTIZIA: siamo in italia e  poi a conti fatti ti dici che  hanno rimediato.. forse.  Ma a quanti va male?

Quanto vale una vita? Non si sa, dipende.. dipende.

 

Sicurezza insicura,

è cronaca,  siamo nelle mani della malavita, e delle ideologie  più surreali , siamo  nelle mani dei pazzi che non debbono sentirsi diversi, dei giovani drogati che non vanno demonizzati, degli automobilisti frustrati che corrono come matti, ti ammazzano, ma non si possono mettere le pattuglie per strada perché… i poliziotti o sono a fare da passacarte negli uffici , mentre nella pletorica pubblica Amministrazione molti stanno con le mani in  mano, o sulla tastiera a bloggare, o fare il secondo lavoricchio in nero ( moltissimi) o in settimana bianca o alle terme,  oppure una infinita pletora di  agenti  fa da scorta a gente che non ha nessun bisogno di questo privilegio, oscena usanza italica degna del più arretrato paesuccolo sud americano.

E ancora all’ennesima morte per incidente , viene da chiedersi con dolore e con rabbia :

quanto vale una vita? Non si sa, dipende, dipende..

 

E l’elenco sarebbe infinito : i morti sul lavoro , la sicurezza in fabbrica che  a volte resta sulla carta, i controlli che vengono fatti spesso maniacalmente alle piccole officine a conduzione familiare cui si impongono criteri costosi e a volte inutili, spesso insostenibili… i piccoli imprenditori si sa, ormai al di là delle parole appare,  non sono amati , questi piccoletti noiosi, cresci o cedi a chi può..

E  il piccolo cede, le impresuccole odiate cedono ai grandi e succede che  i controlli a chi può,  alle realtà  grosse, chi sa perché spesso non si fanno,  a quel punto manca il personale, quello stesso che un giorno si e l’altro pure multava il piccolo per una vite fuori posto, lo salassava,  spesso lo perseguitava insieme ai vari uffici di riscossione,  sparisce di incanto, e le domande sulla ragione di ciò restano senza risposta, o meglio senza risposta ufficiale, ma lo sappiamo perché succede eccome, lo sappiamo tutti, e  poi arrivano fatti come la Tyssen e ti chiedi  con sgomento:

quanto vale una vita? Non si sa, dipende.. dipende.

Potrei continuare, ma chi vuole tenere gli occhi aperti sa , chi li chiude per interesse o pigrizia, sa.

Ed allora in definitiva,  quali sono i valori  di questo vecchio Occidente che ha venduto l’anima al profitto delle  Banche e delle Multinazionali? Quali sono i valori di un paese in cui gran parte degli intellettuali  e dei Professoroni strologa ancora della necessità di organismi sovranazionali, di Banca mondiale, di WTO e amenità simili?

Certo l’oro e la vita comoda che porta  sono  un  indiscutibile valore.

L’oro vale e si sa quanto vale,  è facile : si pesa e il valore è determinato,  ma una vita non si sa quanto vale, e le vite sono tutte uguali o certune valgono di più? Un tempo gli sceicchi si facevano pagare letteralmente a peso d'oro  dai sudditi e per questo  mangiavno a crepapelle per ingrassare,  ma una vita  di un  suddito, quanto vale?

Lo chiedo ai  pensatori prezzolati e ai Professoroni pieni di incarichi e cattedre,  a voi  Baroni Universitari Consulenti  che riuscite con sottile ingegno a inzeppare nelle nostre leggi e regolamenti l’ingranaggio, la  vitarella nascosta che domani permetterà una ampia e mutevole alla bisogna  interpretazione,  permetterà figli e figliastri, piccoli taratassati e grosi e potenti impuniti  e questo in ogni ambito , e cavilli e  viottoli per i giusti emendamente che vanno sempre a favore dei soliti interessi, così ci fanno fessi e contenti, i poolitici raccolgono il consenso e qualcuno surrettiziamente cambia le carte in tavola  e mai a favore del "popolo",  a voi signori  che l’uomo comune non conosce , ma che se vi siete posti nel giusto canale siete assai più ricchi  e potenti di un politico che ci mette la faccia, a voi  che potete , cioè Potenti, chiederei volentieri, guardandovi in faccia : quanto vale la vita di un uomo? Ve lo siete mai chiesto? No?

Forse il problema sta nel fatto che la vita di un uomo non è valore che va a peso, è un insieme impalpabile di vissuto, affetti, sogni, speranze che si infrangono di fronte al cieco potere del danaro che lui si, si pesa.

Quindi, quanto vale una vita? Non si sa, dipende.. dipende.


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