Eluana, Dio, la magistratura. Domande per chi non ha certezze. |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 31 gennaio 2009 | ||||||||
L'occhio di Dio, foto nasa con telescopio Hubble Da subito chiarisco, il caso di Eluana lo escludo a priori, di Eluana non parlo perchè io non ho certezze, a me pare che la povera ragazza venga usata da questo e da quello . Forse ne potrei parlare qualora qualcuno in futuro, mancando Eluana, voglia secondo solito copione, papà Englaro in Parlamento
Io al momento ho solo domande
che resteranno anche quando Eluana non
ci sarà più, e da Eluana parto perché parto
da quanto ha affermato Grechi, il Presidente della Corte di Appello di Milano, riferendosi al
caso di Eluana Englaro, citato nella sua relazione all' inaugurazione dell'anno
giudiziario, per ricordare come
"Per quanto riguarda il prosieguo della vicenda - ha infine osservato il presidente della Corte d'appello di Milano - nè il potere legislativo nè il potere esecutivo possono porre nel nulla le sentenze definitive".Bene, questo attiene alla divisione dei poteri che vale per tutti i soggetti implicati.
Che i cittadini debbano rispettare le sentenze, non vedo come si possa negarlo, ma ho come cittadina delle domande sulle sentenze definitive ed inappellabili, emesse in fondo da uomini fallibili come ognuno di noi.
- Davvero le sentenze definitive non possono esser poste nel nulla? La mente ed il buon senso si ribellano.
- Chi emette le sentenze? I giudici, cioè uomini e come tali fallibili.
- Possibile che un umano fallibile possa emetter sentenze inappellabili?
- Io ho ricordi vaghi
di studi giuridici ,
ma un certo articoletto del nostro codice ( art 395, cpc ) mi dice che : Casi di revocazione- le sentenze pronunciate in grado di appello ( 396) o in unico grado (339), possono essere impugnate per “revocazione” e segue nell’articolo elenco dei casi non pochi in cui ciò avviene con termini perentori che decorrono dalla notificazione delle sentenze, tranne che per determinati casi in cui i termini decorrono dal momento in cui si fosse verificata la scoperta di dolo ed altre fattispecie.
- Come si armonizzano quei principi ispirati al massimo della prudenza che anche un superficiale lettore può coglier nel codice con la affermazione perentoria del Presidente Grechi, senza voler entrare nella affermazione che spetti al giudice in assenza di norme certe dare risposte in base ai principi della Costituzione, sperando che qualche giurista voglia "osare" addentrarsi nella questione, io non lo so davvero e mi piacerebbe una risposta seria al proposito
- Il buon senso mi dice che se per assurdo, domani Eluana desse segni certi di ripresa anche della vita cerebrale, saremmo nella mota, visto che Grechi sembra sostenere che , data una sentenza definitiva in genere, ti mettono un masso sopra e non se ne parla più.
-E se per assurdo succedesse l’impensabile miracolo dopo che un magistrato ti ha messo un bel masso addosso?
Lasciamo morire il malcapitato pare di capire, o meglio, lo dovremmo uccidere per applicare la sentenza dei magistrati, avremmo in due battute sostituito Dio con la magistratura .
Certo in questo modo, per assurdo , ci libereremmo della rogna degli errori giudiziari, questi non esisterebbero più. Niente più caso Zornitta e niente risarcimento , niente caso Tortora, niente rognosissimo caso Rocco Meloni, che da 16 anni di lotte giudiziarie, pur se riconosciuto del tutto innocente , ha avuto distrutta la vita , la professione, l’onorabilità, e mi fermo qui nell’elenco doloroso degli errori giudiziari che hanno distrutto vite , famiglie.
Una sentenza definitiva, questo allora è il rimedio in linea con il progresso, secondo alcuni? Possibile che siamo arrivati a tanto?
Ma una sentenza definitiva. non la da spesso neanche il terribile cancro, il capriccio del caso vuole che a volte persone vengano date dai medici per condannate a morte dal male, e poi invece guariscono.
Certezze: In materia di vita e di morte la nostra legislazione è un po’ indietro, la scienza fa progressi a passo di galoppo, le nostre leggi sono obsolete in questa materia, la stessa scienza medica non ha certezze in materia, ed allora che si è pensato? In mancanza di certezze della medicina e delle leggi, che decidano i Giudici.
Dite quel che volete,ma a me sembra MOSTRUOSO.
Da Ansa riprendo le parole di Giovanni Maria Flick
“.. il forte richiamo del presidente della Consulta,
Giovanni Maria Flick. Che in occasione dell'udienza straordinaria alla presenza
del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha qualificato come "risposta
tecnica" quella data dai giudici
costituzionali sul caso Englaro.
"Perché solo con la legge - sostiene - può raggiungersi un ponderato equilibrio di valori in gioco, soprattutto di fronte alla 'esplosione' dei nuovi diritti determinata, in particolare, dalle incessanti conquiste della scienza e della tecnica". Già solo con la legge si può raggiungere un ponderato equilibrio.. sembrerebbe quasi pleonastico per uomini di diritto, sembrerebbe.
Mi sembra che ci sia ben poco da aggiungere, mi sembra che impalpabilmente si ritorni al solito problema che da troppo tempo tiene occupati molti nel settore Giustizia: i giudici in uno stato di diritto, non fanno le leggi, ma emettono sentenze applicando le leggi esistenti, e unica fonte di diritto è il potere legislativo ed alla legge emanata da esso tutti sono assoggettati, anche giudici e giuristi, e questo a me fu insegnato essere essenziale perché si abbia quello che stiamo man mano perdendo: la certezza del diritto. Il potere di interpretazione delle leggi da parte del Giudice è indiscutibile, ma anche questo potere ha indiscutibilmente dei precisi confini , non può arrivare a produrre nuove leggi o a sostituirsi a leggi incomplete concretandosi altrimenti in un vero e proprio potere surrettizio di legiferare, e questo è, checché nella ubriacatura del sessantotto sia ventilato, sperando che gli epigoni del 68 si mettano infine l’animo in pacevisto che:
Capisco che non troverò molti estimatori e fan, visto che queste mie non sono considerazioni di colore e che non parlano al cuore ed alla pancia degli Italiani.
Ma basta di farci
“strascinare come broccoli”in padella sotto la spinta delle passioni. Dopo gli anni di piombo, sono venuti gli anni delle suggestioni, della giustizia urlata , della giustizia spettacolo, e di suggestione in suggestione, siamo arrivati alla giustizia ingiusta che la cronaca ci ha ampiamente mostrato, esercitata per abbagli e mancanze, quella che colpisce i cittadini comuni, quella contro i cittadini comuni.
Stiamo attenti, che le dispute tra “grandi” che tanto ci divertono, che ci vengono proposte dai conduttori Rai di opposto segno, e che da bimbi giocosi prendiamo come se si trattasse di fare il tifo, poi nei fatti su di noi gente comune come massi verranno gettate e su di noi verranno applicate.
che portano ad un
modo tutto nuovo di concepire che non voglio definire io, ma che spero che qualcuno , meglio qualificato di me, abbia il coraggio di palesare agli Italiani apertamente e fuori dalla stanze paludate, gli Italiani hanno il DIRITTO DI SAPERE, cosa davvero è in gioco : la libertà dei cittadini, e non scherzo affatto.
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