Il Pensierino: criminale l'uso di bolidi da corsa su strada |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
marted́ 29 settembre 2009 | ||||||||
Tivoli - Quella Ferrari correva troppo,
dicono che andava a 170, piangono la
distruzione di due famiglie.
A parte la considerazione che non solo "quella" Ferrari correva troppo, siamo pieni di imbecilli che corrono troppo , assassini potenziali sulle nostre strade corrono sostanzialmente indisturbati. Siamo in bovina attesa del prossimo incidente. Ad ogni incidente segue una giaculatoria, una breve incursione nelle storie di vite distrutte, ma l'essenza della questione non cambia: si vendono macchine che corrono, potenti, per poi ipocritamente dire: "si però non devi correre". Il peggio del peggio si ha permettendo che le macchine da corsa frequentino le nostre strade, esistono circuiti appositi. Ma di questo non fa comodo parlare, le ragioni del mercato passano sulla testa di noi pecorelle infelici.
Il Fatto fonte Il Messaggero
Tivoli sabato scorso - Il conducente della Ferrari, ha perso
il controllo del bolide che come un'ordigno si è lanciato sull'utilitaria che giungeva in
senso opposto e sulla moto. A morire sul colpo, intrappolati nei posti di guida
delle auto, sono stati il conducente dell'auto sportiva, Giovanni Modesti di 43
anni e Mario Di Fausto, 21 anni, che era al volante della Fiat Punto. Poi, dopo
aver lottato per ore tra la vita e la morte sono deceduti anche Mirko Solitari,
22 anni, che viaggiava sulla Fiat, e il motociclista, Antonio Gabriele Bianchi,
41 anni.
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