Guardare le nuvole |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
marted́ 28 ottobre 2008 | ||||||||
Guardare le nuvole è un’arte, ci vuole impegno: anzitutto si deve vuotare la mente dalla zavorra di pensieri quotidiani fastidiosi e petulanti che la perseguita e mettersi comodi. Si pensa che sdraiarsi su un prato sia il miglior partito, personalmente benché io sia una sperticata fan della natura, raramente mi sdraio sui prati, troppi zeppetti, formiche , ragni e chi sa che altro.Un buon lettino da giardino, una roccia anche, un tronco d’albero, mi son più congeniali, unico compagno il mio gatto possibilmente. D’altra parte il mio luke è gatto da nuvole, forse perché somiglia davvero ad una nuvola , leggero e discreto, silenzioso mi guarda con i suoi particolari occhi un po’ quadrati, dolci ed attenti, per un po’ segue il mio sguardo, ma se non sono visibili in cielo voli di uccelli si annoia e sonnecchia sulle mie gambe, in ogni caso non procura alcun fastidio. Le nuvole le puoi osservare dedicandoti al solito giochino di individuare immagini, e questo vien bene specie se son gonfie e basse, ma di sicuro è meglio se son alte , sfilacciate, tormentate e lontane: puoi arrivare a percepire l’infinito. Dopo un simile esercizio , da ragazza ero convinta che persino la mia pelle se ne avvantaggiasse, forse era davvero così, evidentemente ora milioni di nuvole non potrebbero influire sulla mia epidermide per fortuna, visto che di rado mi posso permetter il lusso di una siffatta solitaria tranquillità
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