Santa Marinella arrivano le piogge e noi si trema

Scritto da Marista Urru   
martedì 25 ottobre 2011

Arriva l'autunno e piove, è nella norma che ciò accada, ma noi da moltissimo tempo con la normalità abbiamo litigato. E per noi non intendo solo Santa Marinella: date una occhiata alla cronaca, vedrete foto di allagamenti, frane, fango e detriti, causa pioggia d'autunno, a Roma, in Liguria gli ultimi episodi, per domani si prevedono temporali, di nuovo pioggia. E ricevo e volentieri pubblico la mail del concittadino Angelo Liberati.


PULIZIA E PREVENZIONE.Angelo Liberati.

- Ho paura mi sento in pericolo, ho paura mi sento indifeso, ho paura, vorrei avere la forza di fermare le alluvioni, il fuoco, gli tsumani, le disgrazie metereologi che, ho paura degli uomini che non vedono , ho paura di chi non vede un eventuale pericolo di tutte le mie paure.

Noi a Santa Marinella siamo l’ultima spiaggia di tutte le piogge ed eventuali alluvioni (vedi quella del 1981), loro –in collina stanno tranquilli- siamo noi che ci dobbiamo preoccupare.



Perche' questo preambolo pseudo catastrofico: perche c' è da parte di “questa ultima spiaggia Santa Marinella “ una attenzione maggiore alla pulizia dei fossi ed ai canali che “vomitano “ dall’alto tutta l’acqua che viene dal cielo.

Con tutto il rispetto per questa amministrazione – giovane ed inesperta di certe calamità- mi permetto di mettere una attenzione particolare alla pulizia –decisa e completa – agli sbocchi a mare, ai fossi e tutto quello che potrebbe causare intralcio all’acqua piovana.

Questo non è un problema di sinistra o di destra o centro, questo è un problema che prescinde dalle stronzate della politica, è un problema che coinvolge tutti e specie per evitare le disgrazie del 1981-

 

Ha ragione da vendere Angelo Liberati, Santa Marinella trema ed a ragione, il ricordo del 1981, per chi ha visto quella alluvione ed i suoi effetti non si cancella.

Ne abbiamo parlato questa mattina al bar, abbiamo ricordato, raccontato a chi non ne sapeva nulla , ed un piccolo brivido ci ha preso. Noi sappiamo, come tutti qui credo, che in previsione della stagione delle piogge è necessario pulire i fossati.

I contadini una volta d'inverno, quando la terra riposava, con pale e picconi ripulivano i fossati, e nelle strade del Paese o delle cittadine, si pulivano regolarmente i tombiniGià ma i tombini sono pressocchè spariti, o sono malfatti, e spesso comunque tenuti sporchi, non è consolante che questo non avvenga solo a Santa Marinella, cosa che permette di avere sui giornali tante belle foto dei disastri da incuria .

Oggi con dei trattori, pulire i fossi, non dico sarebbe una passeggiata, ma fatto regolarmente sarebbe certo mille volte più lieve di quanto lo fosse per i nostri nonni .

Sembra che dovrebbe esser facile capire che, con la cementificazione selvaggia alla quale nessun Paese sfugge, con la eradicazione appena possibile di ogni albero e cespuglio per fare posto a cemento + cemento + cemento, la porzione di terreno capace di assorbire l'acqua di un normale temporale si è drasticamente ridotta. Basta poco che vediamo l'acqua piovana scorrere a fiotti, rivoli che si portano via pezzi di asfalto , cunette colme che sversano acqua sulle strade ,  che a volte arriva negli scantinati. Sembra intuitivo, ma a quanto pare, non solo  non si intuisce, ma ci si dimentica delle tragedie passate e .. speriamo bene!

  Ricordare l'alluvione  e le vittime di trenta anni fa




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