La cornacchia e la pecora:forte con i deboli e debole con i forti |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 13 ottobre 2007 | ||||||||
“L’odiosa cornacchia si posò sulla schiena di una pecora e con il becco la tormentò e la picchiò a lungo. –Se tu andassi a fare questi sgarbi al cane - sospirò la pecora – li pagheresti cari! Ben per questo non vado da lui, ma vengo da te – rispose pronta la cornacchia. – I dispetti li faccio ai deboli, con i potenti sono ossequiosa: campo cent’anni!” La cornacchia di questa favola rappresenta benissimo un difetto comune, da un lato la prepotenza esercitata nei confronti dei più deboli e dall’altro il servilismo di fronte ai potenti.
E in Italia il cittadino comune , sottoposto credo da sempre e sempre più spesso a un simile trattamento, arriva proprio come la pecora, a non ribellarsi di fronte ad autentiche vessazioni che gli vengono da certa burocrazia, quella stessa che piega la schiena , servile ed untuosa, di fronte ai potenti
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