Incanto ed emozione della poesia di Rosario Castronuovo |
|
Scritto da Marista Urru | ||||||||
martedì 16 marzo 2010 | ||||||||
![]()
Dalla raccolta "Almeno torni il vento"
Rosario Castronuovo è poeta di Lucania, la sua è poesia diversa, fatta di immagini nitide, spesso scolpite e quasi rudi, mentre parole lievi come una carezza , interrotte da rare grida di dolore, svelano quei sentimenti trattenuti che il pudore della gente del sud cela gelosamente. Ed è vero e proprio incantamento che ti astrae dal presente e ti
porta in un mondo struggente di emozioni e ricordi .
Almeno torni il vento S'affaccia appena il sole Nel freddo di uno sfregio Bianco e tagliente Azzurro luce chiara Nell'aria cristallina Del giorno immobile Sono morte le case Senza litigi e carezze Almeno torni il vento A spazzare malinconie Raggrinzire le dita Strappare ombrelli, cappelli sorbirsi spontaneo una bestemmia I Cristi d'oggi Nelle chiese pulite sono sereni, beati gustano il riposo quelli che ho visto io da giovane avevano la pancia vuota le scarpe grosse e il viso scosso, le mani nere di terra erano sterpi storti, la bocca aperta nell'urlo di dolore "sono qui, sono qui", sulla croce ambulante bestemmiavano per dire una preghiera, sguardo cattivo e anima buona; li rivedo tutti i giorni nelle strade, diverso il colore della pelle anche loro briciola di Dio. Ho imparato Imparai ad affettare il pane accendere il fuoco per potermi sposare, una donna felice per me sfornerà pane profumato rideva mio padre e mi spiava il cuore la casa si nasconde nell'ombra e nel silenzio; offesa ed abbandonata tiene il broncio a rivederla così si ferma il battito, la pelle non respira mi salta addosso una vita
![]()
Powered by AkoSuite 2007 |