l'Italia come una stolida bambola.. aspetta |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 08 agosto 2009 | ||||||||
![]() L'Italia che fu, come l'Italia di oggi la vedo simile ad una stucchevole bambola di quelle che col vestito pizzi e merletti un po' liso e magari ombrato le massaie mettevano al centro del divano del salotto buono, bambole stolide di una bellezza inutile e sfiorita', immobili ed imbaccalite dai tanti spilli nascosti che le incollavano al divano di raso. Osservavo con rabbia l'Italia dei miei venti anni: un Paese che avrebbe potuto essere, e non era.. zero Paese, zero italiani, zero patria, zero di tutto. Era permesso solo il navigare di piccolo cabotaggio, il sogno minimo, minimale, oppure si poteva sopravvivere e sperare solo all'ombra di qualche grande vecchio. Sognavano le prime commesse della Upim con i loro stipendi, giovani e cotonate provavano finalmente l'ebbrezza di esser "donne che lavorano" e non più ragazze che fanno i servizi ad ore o sartine miopi. Ma il sogno delle commesse giovani e cotonate durò poco, non resse al confronto con la realtà, caddero le cotonature e gli stipendi si rivelarono nella realtà stipendiucci e tali restarono. Si affermarono allora i sindacati anche nei grandi magazzini... e nulla cambiò, ma dalla busta magra dovettero uscire la quota per i sindacati e gli scioperi di prammatica. Qualcuno capiì il sistema e fece strada, gli altri fecero la fame, proprio come gli operai. Poi venne il 68 anche da noi, l'Università era in fermento: assemblee, riunioni, gruppi, parole.. sogni e parole.. e fu un fallimento. Il movimento nacque forse qua e là spontaneo sull'onda del 68 francese , ma fu, come tutto in questo paese,presto ingabbiato ed "usato" da menti che si ritenevano furbe, e che, sia che fossero etero- dirette, sia che non lo fossero, fecero un casino, .. questo è stato il 68 in Italia, un inutile casino: abbiamo ottenuto una mano di spolverino dove ben altra spinta sarebbe stata necessaria, ma a quella spinta non si volle dare via libera, questo è certo, sicuro ed acclarato, di più non so, ma fu evidente la volontà di ingabbiare, condurre, guidare, affossare. E l'Italia continuava come una bambola stolida a restare sul vecchio divano, inoffensiva e stupidamente immota. Eppure qualcosa e qualcuno si muoveva mentre gli italiani discutevano di calcio, formazioni di squadre, schedine, affari, affaristi, gossip, bellezze al mare, pane , pizza e amore, molti si arricchivano alla grande svuotando la cassa . Furono bravi: i bisbigli vennero soffocati e nei posti chiave dai più importanti ai più piccolo vennero escluse le persone non ammanicate nel "sistema", badate che non era destra o sinistra che contava, allora come ora contava e conta solo la sostanziale conformità al sistema, si ebbe quindi l'esclusione , la ghettizzazione, e talvolta peggio, di quanti non risultavano conformi, il grado di tolleranza era minimo, la torta era troppo appetitosa perché sbagli fossero pemessi. Si favorirono i famosi "yes-men" ai posti di responsabilità medio- alta. Ben presto arrivarono ovunque: erano ben testati personaggi, spesso ignoranti, spesso figli di..., quasi sempre tronfi, ottusi e a volte corrotti e corruttori. Venivano scelti in base alla duttilità e arrendevolezza più che alla capacità, oppure imposti dalla cordata secondo il manuale cencelli, ma quasi sempre con un curriculum di studi fornito dal censo o dal partito. E con un curriculum di tutto rispetto, vero o gonfiato, era difficile che qualcuno potesse frapporsi alla loro scalata al potere futuro. Molti si adeguarono felici di esser l'ombra di qualcuno degli eletti, che ebbero così tesine universitarie , quando addirittura lauree frallocche, e poi lo schiavo nascosto negli uffici che lavorava come un disperato mentre l'Eletto, firmava e faceva carriera. Dilagarono, ignoranti arroganti , spesso cafoni , mai al servizio della comunità, e come un virus distrussero il paese. Ministeri, Banche, Assicurazioni, Scuole, Università, una quinta colonna di Terminators. Sapevano quello che stavano facendo? Non credo, figli della paura e della pochezza dei vecchi "padri padroni", non si interessavano, ciechi ed avidi , di nulla che non fosse il proprio comodo. Immagino che sia stata come una frana: comincia con la caduta casuale di un sassolino e poi.. e poi eccoci ai nostri giorni, e li vedo ancora i terminators all'opera, sono diventati "sistema", l'orrido virus ha figliato, si è infiltrato nelle burocrazie, nelle Società di servizi, nelle Ferrovie, nei Ministeri, negli Enti locali, nella così' detta Finanza, che ormai meriterebbe altro appellativo, nella politica.. nella Sanità. E L'Italia sta ancora lì sul vecchio divano, trafitta da mille spilli, ingabbiata bambola stolida ed addormentata, con il vestito sempre più liso, quasi nuda ormai, preda di lanzichenecchi bercianti, sta lì ed aspetta, è certo in attesa della fine inevitabile : la pattumiera dei rifiuti. Pure la povera bambola Italia una speranzella dietro gli occhi di vetro la accarezza, spera di esser almeno promossa a diventare la pattumiera del mondo e bisogna dire che i terminators ci stanno lavorando con entusiasmo. 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