GLI ANIMALI DEL GIARDINO: i ricci mangioni coccolosi

Scritto da Marista Urru   
domenica 03 maggio 2009

riccio comuneDa un po’ di tempo c’è un rinnovato interesse per i ricci: forse siamo tutti un po’ sensibilizzati dalla visione  sempre più frequente di questi animaletti spiaccicati dalle auto sulle nostre strade.

Pochi comunque sanno che con alcune accortezze questo animaletto può diventare quasi domestico.

Se si abita in prossimità di campagna e zone boscose è facile che nel nostro giardino sia di passaggio questo grazioso animaletto o che addirittura vi trovi comoda dimora, addirittura capita che volenterosi si portino a casa piccoli ricci trovati per caso. Non è ben fatto, ma  è meglio fornire un minimo di istruzioni per l’uso .


Nel mio quasi giardino i ricci sono di passaggio abituale e nidificano  di solito sotto i peri selvatici  nella parte di terreno dietro la casa,  zona lasciata praticamente incolta, curiamo solo,  compatibilmente col da fare della famiglia, che ricresca la macchia mediterranea bruciata tempo fa  dai soliti incendiari, predoni  della natura  da strapazzo, che usano questo metodo primitivo per poter raccogliere senza fatica gli asparagi selvatici, cosa che ci spinse ad un sacrificio per comperare quel terrenuccio, diventato ora  una specie di rifugio dei pochissimi animaletti che riescono a sfuggire alla mania assassina dei cacciatori  da strapazzo che allignano nella mia zona: gente che  con spirito ottuso e predone, non vedendo oltre il naso, pure corto, ha eliminato ogni selvaggina  della zona e sospetto che ormai più che sparare a tortore e piccioni domestici, a qualche passero, e forse a qualche tordo, non fanno.

Parlano di polenta e uccelli,  ma fino a a poco fa  ho potuto vedere che  provvedevano alla polenta col vile sistema delle reti in cui si impigliavano per lo più i silvidi rinsecchiti della zona, perché dobbiamo dirlo fuor dei denti,  non sono manco cacciatori da tordi , nonostante siano muniti di fucili costosissimi e ridicoli da usare in questo contesto. Ora non so che combinino questi personaggi, evito di passeggiare per quelle zone, potrebbero impallinarmi nella loro sconsideratezza, lasciamo che lo facciano tra loro se mai, già mi basta doverli sentire sparare stolidamente a quattro passi dalle nostre case ove hanno ammazzato tutti i piccioni dei vicini, le colombe , oltre che ovviamente i palombacci selvatici, credo gli restino ormai ai nostri prodi cacciatori, farfalle e lucertole ( forse).

Torno ai ricci:

Sono animali notturni, con una vista limitata, ma dotati in compenso di udito ed olfatto assai sviluppati, sono tendenzialmente insettivori, quindi utilissimi al vostro giardino, ma , cosa ancor più utile, mangiano oltre ai ragni, i millepiedi, le lumache, i topolini di nido, i frutti caduti, semi, neanche vespe  e calabroni sfuggono al nostro vorace riccio che sembra essere abbastanza refrattario al veleno del calabrone e utilità massima, l’amico è un maestro nel catturare e mangiare anche le vipere.

AVVERTIMENTO

Non è consigliabile tentare l'avventura di raccogliere un riccio per strada e portarselo a casa, oltretutto si tratta di animalio protetti, ma i casi della vita sono numerosi, potrebbe capitare, di volere e dovere soccorrere un animale in pericolo,  comunque per un corretto codice di comportamento qualora incontraste un riccio QUI

Se ne trovate uno abbastanza cresciuto nel vostro terreno, tanto  da poter sopravvivere in  casa vostra   per un po’,  per ricevere i primi soccorsi visto che non sempre è possibile seguire il giusto "protocollo" , vedrete che si adatta facilmente, specie se lo avete trovato  giovane. Gli darete da mangiare carne tritata, pezzetti di fegato, lombrichi, ma anche mangime in scatola per cani o gatti, ricordate la ciotola dell’acqua. E se lo chiamate sempre allo stesso modo, imparerà il suo nome e vi verrà incontro, ama le coccole, da fare sulla pancia e sotto il collo per ovvi motivi ( un soggetto adulto arriverebbe ad avere addirittura sedicimila aculei).

Comunque, una volta presa confidenza ed abituato il giovane riccio a dipender in qualche modo da noi per il cibo, se potete  mettetelo nel giardino specie se questo  è ben chiuso e non ha passaggi da cui possa  sgusciare finendo sotto una macchina. Preparategli una vera cuccia : una cassetta di legno semi interrata che poggerete per evitare il ristagno d’acqua, su un bello strato di ciottoli, con un  tunnel di ingresso e uno di sfiatatoio chiuso da reticella per evitare che entrino insetti, fogli e   paglia li troverà lui, o se no alle brutte,  comprate una balletta di fieno per conigli a cui saprà lui come e quando attingere: ci si imbottirà la casa e se ne andrà in letargo..in primavera se siete vicino alla campagna è facile trovi il modo di farci venire un compagno /a e avrete la soddisfazione di vedere i riccetti.

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